Page 70 - Mediterraneo e dintorni - nr 13
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SOCIETÀ/SOCIETY
La macchina per scrivere
compie 190 anni. Anzi… di più
l primo brevetto della mac- nel tempo, addirittura nel 1575, le leve a semicerchio, la forchetta
china per scrivere – una sca- troviamo un remoto tentativo di di allineamento dei martelletti e
tola di legno alla cui estremi- fabbricarne un esemplare, e sem- il moto alternativo del nastro: il
Ità era fissata una leva atta ad pre con lo scopo di far comunica- brevetto di tale scrittura fronta-
imprimere le lettere su un rotolo re i ciechi tra loro: tale progetto le fu depositato da un ingegnere
di carta – risale al 23 luglio 1829 si deve al tipografo veneziano di origine tedesca, Franz Xavier
ad opera di William Austin Burt. Francesco Rampazetto. Wagner.
Ma l’idea si può far risalire ai L’inizio della fabbricazione in- In Italia, paese che come si è visto
primi del Settecento, quando lo dustriale della macchina per scri- ha fornito un fondamentale ap-
scopo per il quale fu pensata ri- vere si deve all’industria bellica porto a tale invenzione, la fabbri-
siedeva essenzialmente nel crea- statunitense Remington, che nel cazione industriale della macchi-
re uno strumento che consentisse 1874, intuendo le potenzialità na si deve al piemontese Camillo
ai ciechi di scrivere. La paternità commerciali di questo strumen- Olivetti. L’Esposizione univer-
della macchina si può attribuire to, produsse i primi mille esem- sale di Torino del 1911 fu la sede
all’avvocato novarese Giuseppe plari della “Qwerty” – dalla se- della presentazione della prima
Ravizza che costruì addirittura quenza delle prime sei lettere Olivetti, un marchio divenuto
sedici modelli, tutti brevettati, da sinistra –, acronimo tuttora nel tempo sinonimo stesso della
denominati “cembali scrivani”: familiare e riferito alla tastiera macchina per scrivere. Ma anche
in quello del 1855 si rinvengo- inventata dall’americano Chri- icona di un periodo e status sym-
no molte similitudini e principi stopher Sholes l’anno preceden- bol per scrittori e giornalisti. Fin
di funzionamento dell’attuale te. L’unico inconveniente di que- troppo facile, ad esempio, acco-
macchina per scrivere. Ma già sta macchina era la scrittura alla stare il nome di Indro Montanelli
nel 1823 Piero Conti di Cilivegna cieca. Problema risolto da un’al- alla Olivetti “Lettera 22”, il cele-
(Pavia) realizzò il suo “tachigra- tra azienda americana, la Un- bre modello portatile progettato
fo”, termine derivante dal greco derwood, che nel 1898 fabbricò la nel 1950 dal designer Marcello
per significare lo “scrivere in fret- macchina per scrivere a scrittura Nizzoli in collaborazione con
ta”. Andando ancora più indietro visibile, con la disposizione del- l’ingegnere Giuseppe Beccio.
Da sinistra: il modello di
William Austin Burt; modello
ideato da Christopher Sholes;
Olivetti Lettera 22
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