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L’elefante di pietra
tamente Mohamad Hafez titolare
della Galleria ATHR che, non a
caso, ha organizzato ”The Red Pa-
lace”. Con lui un gruppo di donne
straordinarie. La curatrice Fadda,
la direttrice della galleria Alia Fat-
touh e la direttrice del Ministero
della Cultura Alaa Tarabzouni,
sono il motore di un movimento
artistico giovane ma già lancia-
to a velocità. Ed è grazie a ATHR
che ho avuto modo di scoprire che
dietro la cuspide rappresentata
da Sultan Bin Fahad esiste già un
nutrito gruppo di promettenti
artisti. A Riyad, accompagnato
dall’impareggiabile Alia Fattouh,
ho avuto modo di scoprire artisti
la crescita del potere saudita. Sul- di dover cambiare, di dover cre- come Ahmed Mater, un giovane
tan usa memorabilia della guerra, scere. Con “The Red Palace” Sul- visionario che gioca con arguzia
led coloratissimi, tappeti, specchi, tan Bin Fahad ha scritto una pietra sui temi dell’energia e della con-
sunzione, ma anche di vedere i la-
stoviglie e foto di famiglia per rac- miliare nella storia culturale di vori di talenti emergenti come Ho-
contare con apparente leggerezza tutto il Medioriente. Il suo lavoro moud Al Ataoui, Saed Gamhawi e
le vicende più importanti della mi ha fatto tornare alla mente quel di Marwa Almaguait. Ancora più
sua gente. Ma il lascito è invece brano in cui Jim Morrison cantava: sorprendente la scena artistica che
un solco profondo, testimonianza ”non accontentarti dell’orizzonte, ho trovato spostandomi a Gedda,
del genius loci, della fierezza di un cerca l’infinito”. È questo suo ap- città sul Mar Rosso con una tradi-
popolo, della sua storia e del suo proccio, questo suo voler andare zione culturale millenaria ricchis-
futuro. oltre che me lo fa ricollocare nella sima, dovuta anche alla sua felice
”To Dust”, oppure il video ”Din- ristretta setta dei grandi ”Game- ubicazione geografica essendo
nerat the Palace” o anche ”Preyer Changer” di cui dicevo all’inizio. al contempo sulla via della seta e
Room” sono lavori che colpiscono Sultan è per l’Arabia Saudita quel- sul mare. Gedda è la città di Moha-
per la loro forza intrinseca. Portare lo che Andy Warhol è stato per gli mad Hafez, dove ha sede la sua
in quel palazzo il linguaggio irri- Stati Uniti, Marcel Duchamp per ATHR, una galleria strutturata
verente del contemporaneo signi- la Francia, Pablo Picasso per la come le grandi gallerie occidentali
fica dire a tutti i sauditi che la sto- Spagna: un iniziatore. Ma non c’è ma con un focus tutto sugli artisti
ria è fatta, che il Paese è pronto per soltanto lui. Nel Paese è un fiorire sauditi.
proiettarsi nel futuro, forte del suo d’iniziative dedicate all’arte. Un L’ho visitata in occasione del suo
passato ma conscio della necessità ruolo di primattore lo ricopre cer- decennale, celebrato con la mostra
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