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BENESSERE/WELNESS
La dieta mediterranea
una ricchezza per la nostra salute
di Ludovico Abenavoli - Professore Associato di Gastroenterologia
Facoltà di Medicina Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
ià dalla fine del se- grassi saturi ed un’elevata per- condizione di obesità metabolica
condo conflitto mon- centuale di quelli insaturi, unita- in cui il tessuto adiposo è “ma-
diale, quando ci si mente all’apporto di fibre vege- lato” e il fegato ne risente nella
Gaccorse che le popo- tali e alla varietà di antiossidanti condizione patologica definita
lazioni che si affacciavano sulle e di molecole dal provato ruolo NAFLD - Non-alcoholic fatty liver
acque del Mediterraneo avevano anti-infiammatorio. L’obesità è disesase, ossia il fegato grasso non
una diffusione di malattie car- direttamente connessa col rischio dovuto al consumo di alcol.
diovascolari sensibilmente mi- di malattie cardiovascolari e tu- La dieta mediterranea presenta
nore rispetto ai paesi nordame- mori. la capacità di contrastare il fe-
ricani e nordeuropei, iniziarono nomeno, riducendo l’indice di
gli studi che hanno permesso di massa corporea in chi è sovrap-
affermare che la dieta mediter- peso, migliorando così il gras-
ranea rappresenta non solo un so accumulato nel fegato,
regime alimentare tradizionale la steatosi, e offrendo
tipico dei Paesi che si affaccia- altri effetti benefici
no sul mare nostrum, bensì un che si sostanziano
vero e proprio modello nutri- nel riportare nella
zionale che appare di com- norma i livelli di
provato valore salutistico. colesterolo e di
Questo modello alimen- trigliceridi, nel
tare rappresenta una die- favorire la sensi-
ta alla portata di tutti, che bilità del musco-
consente di attuare un’ef- lo, del fegato e del
fettiva prevenzione nei con- tessuto adiposo
fronti di disordini metabolici all’insulina.
molto diffusi nella popolazione Questo trend virtuo-
e cioè patologie come l’obesità, il so è corroborato dalla
diabete mellito, la steatosi epati- riduzione della sofferenza
ca, ovvero il cosiddetto “fegato delle cellule epatiche e della
grasso”, le malattie cardiovasco- produzione degli enzimi di ne-
lari, le malattie infiammatorie crosi epatica. L’influenza della
croniche intestinali e, non ultimi, Un elevato indice di massa cor- dieta mediterranea si estende
i tumori. porea è la caratteristica dell’obe- pienamente all’apparato dige-
Il ridotto apporto di carni rosse sità, ma oggi si sa che esistono rente. Nelle ultime decadi è an-
e grassi di origine animale, in individui con normale indice di data ampliandosi la conoscenza
favore di una più alta percentua- massa corporea e tuttavia risul- scientifica su elementi quali il
le di verdura, frutta, olio d’oli- tano “metabolicamente obesi”. “microbiota intestinale”, l’in-
va, semi, cereali e leguminose, Un alterato quadro di colesterolo fiammazione ed il ruolo immu-
nonché di pesce, da tradurre in e trigliceridi e l’insulino-resisten- nologico. Su tutti si ha un effetto
un più basso contenuto di acidi za contraddistinguono questa diretto di questo tipo di alimen-
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