Page 71 - Mediterraneo e dintorni - nr 15
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otHer NeWS:
Tyler Childers / Country Squire (RCA)
Anne-Sophie Mutter / Across The Stars (Decca) (Soundtrack)
John Scofield / Hand Jive (2 LP) (25th Anniversary) (Blue Note)
Sleater-Kinney / The Center Won’t Hold (Mom + Pop)
The Doors / London Fog 1966 (Elektra) (Vinyl)
Richard Thompson / Across A Crowded Room - Live At Barrymore’s 1985 (Real Gone Music) (2 CD)
Frank Zappa / Orchestral Favorites (40th Anniversary) (UMe)
Slipknot / We are Not your Kind (roadrunner)
A quasi 5 anni di distanza dal loro ultimo progetto, l’attesa per i fan degli Slipknot può dirsi terminata con la pubblica-
zione di We Are Not Your Kind, sesto album in carriera, prodotto dalla band e da Greg Fidelman. Ad anticipare il progetto
discografico, aumentando l’attesa per la sua uscita, è stato il singolo Unsainted. “Non abbiamo mai impiegato così tanto
tempo per scrivere un album e non abbiamo mai risolto così tanti problemi insieme. Una delle mie fonti di ispirazione - ha
commentato il chitarrista Jim Root - questa volta, sono stati gli artisti che registrano un intero album e non solo un’unica
canzone. Mentre l’industria musicale sembra muoversi sempre più verso i singoli, gli Slipknot vogliono offrire un’esperienza
completa, che solo un album può dare”.
taylor Swift/Lover (republic) - Lover è il settimo album in studio per Taylor Swift che, anticipato dal singolo Me (con Bren-
don Urie dei Panic! At the disco) e da You Need To Calm Down, ha ottenuto un record importante, legato alle prevendite. Su
Apple Music, infatti, Lover, in un solo giorno (13 giugno) ha ottenuto ben 178.600 prenotazioni, arrivate poi a 222.400 tre
giorni dopo, battendo il precedente primato, in mano alla collega Ariana Grande con gli ordini legati all’album “Thank you,
next”. Il record vale anche nella sezione dei preordini legati a un disco pop, a livello mondiale. Formato da 18 canzoni Lover è
stato presentato così dalla cantante: “Questo album è molto romantico e non solo tematicamente, come se fosse tutto canzoni
d’amore o qualcosa del genere. Penso che l’idea di qualcosa di romantico, non debba essere una canzone allegra. Penso che puoi
trovare romanticismo nella solitudine, nella tristezza, attraversando un conflitto o affrontando le cose nella tua vita”.
the teskey Brothers / run Home Slow (Glassnote) - Gli australiani Teskey Brothers hanno completato Run Home Slow,
riuscendo a confermare le premesse dell’ottimo debutto Half Mile Harvest, pubblicato nel 2017.Con Rum Home Slow la
band non solo spinge la propria musica verso nuove direzioni, consolidando il loro suono in qualcosa di veramente per-
sonale, ma lo hanno fatto senza sacrificare il fascino e l’autenticità che li ha fatti notare al pubblico. Come il precedente
disco anche questo lavoro è stato registrato su un nastro da due pollici nello studio di Warrandyte, Victoria, Australia. A
occuparsi della produzione è stato Paul Butler, conosciuto anche per i suoi lavori con Michael Kiwanuka, St. Paul & The
Broken Bones, Andrew Bird e Nick Waterhouse. Con Run Home Slow , The Teskey Brothers hanno realizzato un album che
onora il loro passato, suona meravigliosamente nel presente e attende con impazienza un futuro sempre più luminoso.
the Public opinion afro orchestra/Naming & Blaming (Hopestreet recordings)
Negli anni ‘70, Fela Kuti ha dato origine allo stile Afro Beat in Nigeria, con grandi ensemble con i fiati e un ritmo decisa-
mente africano, e spesso con testi politici, che hanno fatto imprigionare Kuti numerose volte dal regime in Nigeria. Nella
vera tradizione afrobeat si inserisce The Public Opinion Orchestra che con il secondo album conferma il ritmo ipnotico,
l’improvvisazione estesa in ogni brano e i testi decisamente di protesta già presenti nell’album di debutto, aggiungendo
ad una formula consolidata una serie di influenze pan-africane ma anche elementi hip-hop che riconducono alle origini
della band. Naming & Blaming è la perfetta risposta del XXI secolo alla world music della Nigeria degli anni ‘70, definita
da Fela Kuti.
Volbeat/rewind, replay, rebound (republic records) - Settimo album per la band rock danese multiplatino. Nel rea-
lizzare questo disco i Volbeat sono partiti dal loro distintivo suono rock’n’roll, psychobilly, punk per il quale sono ben cono-
sciuti. Rewind, Replay, Rebound è il primo disco in studio con Kaspar Boye Larsen al basso. Per ottenere il suono dell’album, la
band ha anche invitato numerosi ospiti. Neil Fallon, cantante dei Clutch, è presente in Die To Live, come risultato dell’amore
per lo stile rauco e potente del cantante. Anche Raynier Jacob Jacildo (piano) e Doug Corocran (sassofono) della band di JD
McPherson mettono a disposizione della canzone il loro talento. Cheapside Sloggers presenta un assolo di chitarra strava-
gante di Gary Holt, chitarrista degli Exodus e degli Slayer. Rewind, Replay, Rebound è disponibile in diversi formati inclusa
un’edizione deluxe in 2CD, un cofanetto deluxe edition e vinile trasparente e blu, limitati a 1.000 copie ciascuno.
yes/yes 50 Live (rhino) - Con il loro nuovo album live gli Yes fanno rivivere il tour per il loro 50esimo, in cui in tutti gli show
era presente il membro fondatore Tony Kaye, e anche Patrick Moraz a Philadelphia. Yes 50 Live contiene 13 performance
delle canzoni chiave che fecero di loro la band progressive più durevole, ambiziosa e virtuosa della storia del rock. Gran
parte dell’album è stato registrato a Philadelphia: i membri attuali Steve Howe, Geoff Downes, Alan White, Billy Sherwood,
Jon Davison, Jay Schellen, più i membri precedenti Tony Kaye, Patrick Moraz, Tom Brislin e Trevor Horn. Patrick Moraz suona
in Soon e Tony Kaye in Yours is no Disgrace, Roundabout e Starship Trooper. Queste performance live mettono insieme più
ere dal passato della band con canzoni estratte da 10 diversi album in studio registrati tra il 1970 e il 2011. La copertina è
stata dipinta da Roger Dean. Le versioni CD e vinile si presentano entrambe con un booklet che include fotografie del tour.
Various artists/echo in the Canyon (Vinyl) (BMG)
Echo In The Canyon è il nuovo illuminante e interessante film documentario diretto da Andrew Slater che esplora gli
inizi della scena musicale nel quartiere di Los Angeles Laurel Canyon (1965-1967) attraverso le storie di coloro che
l’hanno vissuta.
La colonna sonora presenta nuove registrazioni in studio di canzoni senza tempo come The Byrds, The Mamas & The
Papas e altre, interpretate da Jakob Dylan insieme ad artisti del film tra cui Fiona Apple, Beck, Jade Castrinos, Cat
Power, Eric Clapton, Norah Jones, Regina Spektor, Stephen Stills e Neil Young, oltre a brani esclusivi della colonna
sonora, tra cui una speciale esecuzione del classico She dei Monkees con Josh Homme.
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