Page 50 - Mediterraneo e dintorni - nr 15
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il castagno il leccio e l’ulivo, coe-
                                                                                   sistono insieme a pochi metri di
                                                                                   distanza, sfidando le leggi della
                                                                                   natura e contribuendo a creare un
                                                                                   ecosistema ricco di biodiversità.
                                                                                   Tra gli alberi e gli spuntoni roccio-
                                                                                   si, non è difficile veder volteggia-
                                                                                   re uccelli appartenenti a diverse
                                                                                   famiglie:  le  maestose  poiane,  i
                                                                                   gheppi, i corvi imperiali e i fal-
                                                                                   chi pecchiaioli che in primavera
                                                                                   risalgono dall’Africa attraverso
                                                                                   lo stretto di Messina per raggiun-
                                                                                   gere il nord Europa dove si ripro-
                                                                                   ducono. Già a partire dal mese di
                                                                                   agosto lasciano i siti europei per
                                                                                   tornare in Africa a svernare. Du-
                                                                                   rante la migrazione si raccolgono
                                                                                   in stormi composti da centinaia
                                                                                   di elementi. Sfruttando le correnti


                dere la visione contemporanea di
                due vulcani ancora in attività: lo
                Stromboli e l’Etna.
                Ci sono delle giornate così chiare
                in cui si riesce a vedere la punta
                di Milazzo e alcune notti in cui si
                possono perfino scorgere le luci
                accese nelle case delle isole Eolie.
                Percorrendo il sentiero si ha la
                sensazione che la montagna si
                tuffi direttamente nel mare della
                Costa Viola, in formazioni roc-
                ciose avvolte da una rigogliosa
                macchia  mediterranea:  il  lenti-
                sco, l’euforbia, l’erica arborea, il
                cisto marino, il mirto, la ginestra,





                vioLet coast,
                the traccioLino Path

                  he Tracciolino path is an ancient
                Tmule track in the province of Reg-
                gio that cuts Mount Sant’Elia in half,
                starting from  Palmi  to Bagnara.  It
                runs at an altitude of about 400 me-
                ters above sea level. In ancient times
                it was called in various ways, all di-
                ctated by the use made of it: the wa-
                ter way, since it was used to supply
                water from the Bagnara springs; the
                wine route, because along  the coast
                of Mount Sant’Elia and the hills that
                overlook Bagnara Calabra, the vine
                was cultivated, which represented
                a source of wealth for the local popu-




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