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il castagno il leccio e l’ulivo, coe-
sistono insieme a pochi metri di
distanza, sfidando le leggi della
natura e contribuendo a creare un
ecosistema ricco di biodiversità.
Tra gli alberi e gli spuntoni roccio-
si, non è difficile veder volteggia-
re uccelli appartenenti a diverse
famiglie: le maestose poiane, i
gheppi, i corvi imperiali e i fal-
chi pecchiaioli che in primavera
risalgono dall’Africa attraverso
lo stretto di Messina per raggiun-
gere il nord Europa dove si ripro-
ducono. Già a partire dal mese di
agosto lasciano i siti europei per
tornare in Africa a svernare. Du-
rante la migrazione si raccolgono
in stormi composti da centinaia
di elementi. Sfruttando le correnti
dere la visione contemporanea di
due vulcani ancora in attività: lo
Stromboli e l’Etna.
Ci sono delle giornate così chiare
in cui si riesce a vedere la punta
di Milazzo e alcune notti in cui si
possono perfino scorgere le luci
accese nelle case delle isole Eolie.
Percorrendo il sentiero si ha la
sensazione che la montagna si
tuffi direttamente nel mare della
Costa Viola, in formazioni roc-
ciose avvolte da una rigogliosa
macchia mediterranea: il lenti-
sco, l’euforbia, l’erica arborea, il
cisto marino, il mirto, la ginestra,
vioLet coast,
the traccioLino Path
he Tracciolino path is an ancient
Tmule track in the province of Reg-
gio that cuts Mount Sant’Elia in half,
starting from Palmi to Bagnara. It
runs at an altitude of about 400 me-
ters above sea level. In ancient times
it was called in various ways, all di-
ctated by the use made of it: the wa-
ter way, since it was used to supply
water from the Bagnara springs; the
wine route, because along the coast
of Mount Sant’Elia and the hills that
overlook Bagnara Calabra, the vine
was cultivated, which represented
a source of wealth for the local popu-
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