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Selezione Animelle Padreterno
che durò 30 anni e che portò alla morte oltre 40 mila
persone. Durante il corso dell’epidemia i marinai tHe Varia di PaLMi, froM aN aNCieNt traditioN
to tHe PreSeNt day
palmesi con slancio di umana solidarietà aiutarono i
fratelli siciliani, ospitandoli, assistendoli ed invian-
do medicinali e viveri, incuranti di contrarre il con- n December 4, 2013 in Baku in Azerbaijan, UNESCO
tagio o di essere imprigionati qualora fossero stati Odeclared World Heritage the Varia di Palmi, the Mac-
sorpresi a violare il cordone sanitario che le autorità china di Santa Rosa di Viterbo, the Gigli di Nola and the
Candelieri di Sassari, inserting them in the “Network of big
avevano creato per impedire il diffondersi della ma- shoulder-borne processional structure” also as a” model and
lattia. Quando il terribile morbo si attenuò il Senato source of inspiration for nominations to come with intangible
di Messina, quale segno tangibile di riconoscenza characteristics “.
per l’aiuto prestato, fece dono ai palmesi di uno dei The fantastic transport of the Varia is a centuries-old tradi-
capelli della Madonna che gli ambasciatori aveva- tion that originates from Messina with which Palmi had an-
no portato da Gerusalemme. Così, accompagnato cient bonds of friendship and commerce. The Calabrian town
was not yet born when an extraordinary event occurred that
many centuries later would have given rise to the Marian cult
and the tradition of transporting the Sacred Chariot of the Va-
ria. The inhabitants of Messina had already learned from the
da una miriade di imbarcazioni pavesate a festa l’11
gennaio del 1582 approdò alla Marinella di Palmi la
barca di Patron Peppe Tigano con la reliquia del Sa-
cro Capello. Da quel momento anche nella città cala-
brese nacque il culto verso la Madonna della Sacra
Lettera che diventò patrona e protettrice con decre-
to emanato nel 1733 dalla Sacra Congregazione dei
Riti. Fu inoltre realizzata la sua effigie nera e quella
del Bambino, racchiusa in una manta d’argento si-
mile a quella dorata di Messina, e numerosi palme-
si imposero ai propri figli il nome di Littara e Littaru
(Letteria e Letterio) quale tangibile dimostrazione
della devozione nutrita verso la Vergine. In suo ono-
re si eressero cappelle ed altari e nella ricorrenza
dell’assunzione in cielo le vennero tributate solenni
processioni e liturgie culminanti con grandi festeg-
giamenti civili alla cui spesa partecipavano soprat-
tutto i macellai che, assieme ad un balzello imposto
dal Comune sulla vendita della carne, donavano
centinaia di corna dei bovini macellati che veniva-
no venduti per ricavarne pettini, bottoni, manici per
ombrelli e per coltelli. A dimostrazione della grande
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