Page 49 - Mediterraneo e dintorni - nr 11
P. 49
SaiNt FraNCiS oF PaoLa iN deVotioNaL PiCtUreS fully into the life of the people, everyone knows him and reco-
gnizes his features. In the picture of the saint of Paola we find
characteristics, the so-called attributes of the saints, which
n the occasion of the five hundredth anniversary of the ca- are truly unmistakable: St. Francis is dressed in a dark suit,
Ononization of the great Calabrian saint, which took place with wooden clogs on his feet, has a long white beard and an
on 2 May 1519, we celebrate his figure through an original aquiline nose. The head is almost always covered by the hood
perspective: that of the holy cards. The picture of Francis of which, “represents the urn of charity” and “the condition of a
Paola, “the holiest of the Calabrians, the most Calabrian of hermit, in the manner of the Byzantine anchorites”. The most
the saints”, is certainly among the most widespread, especial- famous miracle remains the crossing of the Strait of Messina
ly in the homes of our emigrants who left for the Americas at with its cloak, after the sharp refusal of the boatman Pietro Co-
the beginning of the twentieth century. The saint has entered loso to transport him to Sicily. For this miracle Saint Fran-
sono davvero inconfondibili: San cesco che l’ha contemplato più terra, e diventando cittadino di
Francesco è vestito con un abito volte ed è intervenuto per calma- due patrie».
scuro, ai piedi ha gli zoccoli di le-
gno, ha la barba bianca e lunga ed
un naso aquilino. La testa è qua-
si sempre coperta dal cappuccio
che, «rappresenta l’urna della
carità» e «la condizione di eremi-
ta, alla maniera degli anacoreti
bizantini».
Ma il miracolo più celebre resta
l’attraversamento dello Stretto
di Messina con il suo mantello,
dopo il netto rifiuto del barcaiolo
Pietro Coloso di trasportarlo in
Sicilia. Per questo miracolo San
Francesco di Paola è invocato
dalla gente del mare. Secondo pa-
dre Cozzolino: «Il mare è segno
di unione, congiunge terre lonta-
ne; ci fa pensare a San Francesco
mentre lo percorre sul mantello Santuario (ph Giulia Guzzardi)
tra Catona e Messina e alla nostra
civiltà mediterranea e cristiana. È re le acque e concedere una rotta L’iconografia di San Francesco di
luogo di lavoro e di fatica: si pe- sicura ai naviganti, insegnandoci Paola è abbondante anche perché
sca e serve per il trasporto, ci fa la sacralità della natura, che va nei chiostri dei conventi minimi
pensare a San Francesco che è in- rispettata e protetta. È espressio- troviamo sempre nelle lunette
tervenuto per favorire pescatori ne di speranza e di accoglienza e degli affreschi con i miracoli che
e trasportatori, facendoci com- ci fa pensare agli immigrati che hanno accompagnato la sua vita;
prendere la nobiltà e la santità del approdano disperati sulle nostre il ricordo del miracolo è una for-
lavoro. È espressione di bellezza, coste. Anche San Francesco sbar- ma di quella che viene definita
di serenità, di pace, di potenza, di ca da emigrante in Francia, conti- «carità miracolosa di frate Fran-
forza e ci fa pensare a San Fran- nuando ad amare la Calabria, sua cesco». Ci sono molti santini che
Mediterraneo e dintorni - 47