Page 77 - Mediterraneo e dintorni - nr 1 -2020
P. 77
la Cecoslovacchia in una posizione di dialogo tra l’Unione Quando all’inizio del 1968 si aprirono a Praga i lavori del
Sovietica e le democrazie occidentali. Da quel momento Comitato centrale del partito comunista cecoslovacco
la Cecoslovacchia fu posta sotto un controllo totalitario lo scontro si consumò tra gli stalinisti di Novotný, legati
attraverso l’operato dei comitati d’azione del Fronte Nazio- all’Urss di Leonìd Brežnev, e il gruppo dei riformisti guida-
nale e del Comitato Centrale. L’episodio più tragico e signi- ti da Alexander Dubček, concludendosi il 5 gennaio quan-
ficativo di quel febbraio 1948 è senza dubbio l’omicidio di do Antonin Novotný rassegnò le dimissioni dalla carica
Jan Masaryk, ministro degli esteri cecoslovacco su cui pe- di primo segretario del PCC ed al suo posto venne eletto
sava l’accusa di aver tentato di far accettare al governo Be- Alexander Dubček. Si apriva quella stagione che voleva es-
neš la partecipazione al Piano Marshall, ideato dagli Sta- sere, per alcuni dirigenti comunisti, l’avvio di una riforma
ti Uniti per la ricostruzione dell’Europa dopo il secondo del partito dall’interno, al fine di realizzare una “via ceco-
conflitto mondiale. Così in Cecoslovacchia si affinò quel
sistema di controllo sull’intera società che avrebbe portato
alla condanna di oltre diecimila persone e alla fucilazione
di oltre duecento, ed alla chiusura delle frontiere. Il nuovo
corso totalitario applicò una severissima censura che colpì
qualsiasi tipo di informazione e di pubblicazione lettera-
ria. A livello economico, si procedette alla collettivizzazio-
ne dell’agricoltura e alla statalizzazione di quell’ industria
che da sempre aveva rappresentato il vanto della nazione
cecoslovacca. In pochi anni la Cecoslovacchia sprofondò
completamente in quel sistema comunista sovietico con la
dipendenza e la sottomissione degli individui ad un appa-
rato burocratico che tutto decideva e programmava. L’in-
sofferenza degli intellettuali verso la dirigenza del partito
comunista si manifestò in maniera eclatante nel congresso
dell’Unione degli scrittori cecoslovacchi nel giugno 1967
quando una buona parte degli aderenti, iscritti o non al
partito, esternarono con varie posizioni, come quelle ad
esempio di Milan Kundera e Václav Havel, il dissenso ver-
so il governo Novotný e più in generale verso la politica
di oppressione della dirigenza del Comitato centrale. Fu, slovacca al socialismo”. Iniziava, così, quella che noi oggi
però, lo scrittore Pavel Kohout, promotore della lettura di conosciamo come “Primavera di Praga” e che nel blocco
una missiva di Aleksandr Solženicyn, scritta con l’inten- sovietico venne chiamata “Primavera cecoslovacca”.
to di far conoscere al mondo intero il reale trattamento a Oggi, per noi, a 51 anni da quegli avvenimenti è un po’
cui venivano sottoposti i dissidenti in Unione Sovietica - difficile immedesimarsi in quel popolo cecoslovacco che
oramai guidata dal 1966 dal segretario generale del PCUS ripose ogni speranza in un funzionario del partito comu-
Leonid Brežnev in seguito all’allontanamento di Chruščëv nista ed in un gruppo di persone che promettevano loro
- che scatenò il risentimento di Novotný e dei suoi più “la gestione del partito in modo consensuale con il popo-
stretti collaboratori i quali, immediatamente, tentarono lo” e che accoglievano quelle istanze di cambiamento che
un’energica epurazione degli intellettuali contrari alla po- vennero cristallizzate il 6 aprile 1968 dopo lunghissime ri-
litica del partito e del governo comunista in carica. unioni, in un “programma d’azione del partito”. Program-
Nikita Khruščëv Leonid Brežnev
PrAgue 1968: A short sPrIng
t the end of the Second World
AWar, Europe was divided into two
blocks that followed the crystallized
pattern with the advances of the Soviet
and Anglo-American armies. A diffe-
rent case was the events that involved
Czechoslovakia, which tried, in vain,
to put itself in a position of dialogue
between the Soviet Union and western
democracies, in reality suffering totali-
tarian Soviet control. The intolerance of
intellectuals towards the leadership of
the Communist Party manifested itself
Mediterraneo e dintorni - 75