Page 76 - Mediterraneo e dintorni - nr 1 -2020
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STORIA/HISTORY
Praga 1968: una breve primavera
di Salvatore Scalise
… da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adria- sovietico. La divisione dei due fronti seguiva, più o meno,
tico una cortina di ferro è scesa attraverso il lo schema che si era cristallizzato con le avanzate degli
continente. Dietro quella linea giacciono tutte eserciti sovietico e anglo-americano in Europa: in pratica
«le capitali dei vecchi Stati dell’Europa Centrale le nazioni occupate o liberate avrebbero seguito l’ideologia
ed Orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, delle truppe appartenenti alla nazione liberatrice o occu-
Belgrado, Bucarest e Sofia; tutte queste famose città e le pante così come concordato tra gli Alleati in varie riunio-
popolazioni attorno ad esse, giacciono in quella che devo ni, in modo particolare in quella di Jalta nel 1945. E così
chiamare sfera sovietica, e sono tutte soggette, in un modo avvenne. Tra il 1946 e 1947 in tutte le nazioni in cui erano
o nell’altro, non solo all’influenza sovietica ma anche a una presenti le truppe dell’Armata Rossa le elezioni politiche
altissima e in alcuni casi crescente forma di controllo da che si svolsero sancirono l’affermarsi di formazioni comu-
Mosca». Questo è un estratto del discorso tenuto il 5 mar- niste vicine all’Unione Sovietica di Stalin. Un caso a par-
zo 1946 da Winston Churchill al Westminster College di te furono le vicende che riguardarono la Cecoslovacchia
Fulton nel Missouri con cui si anticipava una divisione in dopo la liberazione avvenuta nel 1945 da parte delle trup-
blocchi dell’Europa e l’inizio di quella che il giornalista pe sovietiche e americane. Solo con un colpo di stato nel
americano Walter Lippmann avrebbe definito guerra fred- febbraio 1948, organizzato e diretto da Klement Gottwald,
da, con un fronte occidentale schierato nella difesa delle segretario del partito comunista cecoslovacco e uomo di
prerogative della democrazia liberale e un fronte orientale fiducia di Stalin, si concluse il tentativo fatto da Edvard
attestato nelle difesa dell’ideologia comunista di stampo Beneš – già Presidente della Repubblica nel 1935 – di porre
Edvard Beneš Jan Masaryk Antonín Novotný
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