Page 29 - Mediterraneo e dintorni - nr 9
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FONTI: “La Seta a Catanzaro e Lione”, Angela Rubino, Calabria
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                                                                            di Catanzaro nel periodo medievale”, Sarah Procopio, Università
                                                                            degli Studi di Bologna, A.A. 2014/2015.


            me di norme che regola-                                      si,  come premio
            vano tutti gli aspetti della                                  del loro lavoro e
            lavorazione serica, dalle                                     al contrario ve-
            fasi dell’estrazione del fila-                                 nivano multati
            to, con i processi di trattura e                               pesantemente
            torcitura, fino alla tessitura,                                 coloro i quali
            per poi giungere agli aspetti                             erano dediti alla fro-
            normativi che disciplinavano                      de, o chi avesse venduto un
            l’attività degli artigiani, il com-  mercio  e    tessuto falso o imperfetto. Tut-
            persino lo stile di vita degli iscritti alla corporazione   ti i nomi degli artigiani dove-
            dei setaioli. Ogni tessuto di seta prodotto nelle botte-  vano essere messi per iscritto
            ghe catanzaresi doveva possedere dei precisi requi-  negli Statuti,  in quanto essi  1
            siti. Il documento contiene tutte le deliberazioni con-  erano  ammessi  all’esercizio
            solari  per quanto concerneva l’industria serica, tutte   esclusivamente nel caso in cui
            le indicazioni sulla tintoria, sulla scelta della seta,   si fossero precedentemente
            sul modo di prepararla, torcerla, stenderla sul telaio   immatricolati.  L’immatricola-
            per tesserla. Il telaio rientrava nella tipologia del mo-  zione veniva redatta nel libro
            dello a tiro, inventato da Giovanni il Calabrese per   dei Consoli, i quali rilasciava-
            la realizzazione di tessuti operati che non poteva-  no  all’artigiano  un  permesso
            no essere tessuti con quello domestico. Ogni aspet-  per  l’esercizio  dell’arte  serica
            to doveva essere regolamentato e seguito. Vi erano   ed anche i commercianti dove-
            scritti i sistemi di perfezionamento, le proporzioni e   vano possedere un permesso
            tutte le qualità che doveva possedere ogni tessuto.   per mantenere la loro botte-
            Ai buoni fabbricanti venivano dati dei doni genero-  ga pubblica o  per esercitare   2



                                                                           In alto, a destra, particolari di lavorazione della seta:
                                                              pianeta in damasco bicromo in seta verde e ocra, proveniente dalla Sicilia
                                                                (fig.1); coperta a due piazze gran damasco verde antico e giallo, tessuto
                                                                   in seta sopra strusa lavoro del XVII secolo (fig.2) - (Oreste  Sergi)



                                                                The sTATuTes oF sIlK In cATAnzAro
                                                                TAKe hAlF A mIllennIum

                                                                   ith the decree of Emperor Charles V, on March 30, 1519,
                                                               Wthe  Capitoli  et  Ordinationi  et  Statuti  firmati  dell’Arte
                                                                della Seta  were drawn up, granted, after Naples, to the city of
                                                                Catanzaro. In fact, since the time of the oldest medieval guilds,
                                                                statutes were established, albeit informally, which gave fixed
                                                                rules to which companies had to abide, both in terms of labor
                                                                relations and in terms of quality standards of finished products.
                                                                So the provision issued by Charles V showed that there was
                                                                now the need to renew the ancient statutes to encourage greater
                                                                development of art with new rules, different privileges and a new
                                                                type of draft, which allowed better use: the vulgar language. If
                                                                they were written in 1519 it means, then, that at that time the
                                                                art of silk in Catanzaro had already progressed, and therefore
                                                                required only a regulation: it is clearly understood by some
                                                                references in the document. But what were the Statutes of Silk?
                                                                It is a set of rules that regulated all aspects of silk processing,
                                                                from the extraction phases of the yarn, with the reeling and
                                                                twisting processes, to the weaving, and then to the regulatory
                                                                aspects that governed the activity of the craftsmen, trade and
                                                                even the lifestyle of members of the silk producers’ guild. Every
                                                                silk fabric produced in the Catanzaro workshops had to possess


                                                                                     Mediterraneo e dintorni - 27
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