Page 32 - Mediterraneo e dintorni - nr 9
P. 32

CULTURA/CULTURE


                 dalla brigata dei crusconi




                all’Accademia della crusca





               di Ilaria Starnino - Filologa classica; dottore di ricerca in Antichità classiche e loro fortuna. Archeologia, Filologia e Storia
               presso l’Università “Tor Vergata” di Roma.

                      irenze aveva già consa-   l’appellativo di Infarinato, dirotta   1590 si scelse il buratto, altrimen-
                      crato la sua gloria lette-  i vagheggiamenti giocosi verso   ti detto  frullone, come simbolo
                      raria e linguistica alle Tre   riflessioni letterarie e linguistiche   dell’Accademia,  uno  strumento
               FCorone quando, sem-             che  avessero  come  fine  ultimo   utilizzato per separare il grano
               pre invincibilmente attratta dal   l’affermazione  del  primato  del   dalla farina: nulla di più consono
               classicismo, cominciava però ad   volgare fiorentino: è l’atto di na-  a chi aveva deciso di preservare
               inebriarsi  del  fervore  dell’Uma-  scita  dell’Accademia  della  Cru-  la purezza della lingua, e a riba-
               nesimo volgare. Il XVI secolo fu   sca.                            dirlo  fu un verso  del Petrarca,
               la culla di spiriti reazionari che,                                «il più bel fior ne coglie», eletto a
               per rispondere alla pedanteria                                     motto dell’Accademia. La Crusca
               dell’Accademia  Fiorentina  e  al                                  rispettò gli scopi che si era data:
               classicismo dottrinario che sem-                                   «legger, comporre, fare spettaco-
               brava tenere in pugno gli am-                                      li», e almeno fino alla morte del
               bienti accademici, cominciarono                                    Salviati si dettero alle stampe al-
               a riunirsi in veri e propri cenacoli                               cune opere letterarie e si tenne in
               a vocazione conviviale, le cui ri-                                 vita la famosa disputa tassesca. La
               unioni prevedevano la declama-                                     sua vera consacrazione avvenne
               zione di versi giocosi (le crusca-  Le prime quattro edizioni del vocabolario.   però nel 1612, quando a Venezia
               te) e conversazioni su argomenti     (Foto G. Tatge, Regione Toscana)  venne dato alle stampe il Vocabo-
               letterari  in  stile  burlesco. Anton                              lario degli Accademici della Crusca,
               Francesco Grazzini, Giovan Bat-  La scelta del nome, che otteneva   che aveva avuto una lunga gesta-
               tista  Deti,  Bernardo  Canigiani,   ora un campo metaforico produt-  zione (era il marzo 1591 quando si
               Bernardo Zanchini e Bastiano de’   tivo, fu vincente: «quasi per dire   iniziò a parlare «del modo di fare
               Rossi furono i cinque personaggi   che  l’Accademia  doveva  proce-  un vocabolario»). La nuova opera
               della  cosiddetta  Brigata  dei  Cru-  dere ad una scelta fra il buono e il   avrebbe mostrato «le bellezze del-
               sconi che per primi iniziarono ad   cattivo». Si decise che tutto ciò che   la lingua» con l’intento di «conser-
               associare allo spirito reazionario   riguardava l’Accademia, dai suoi   varla», avrebbe valutato i termini
               iniziale il proposito della difesa   componenti, dalle sue attività,   principalmente  in  base  all’uso  e
               della lingua toscana. Dalle riunio-  agli oggetti e al mobilio, avrebbe   alle etimologie. Allo spoglio delle
               ni  dell’ottobre  1583  al  25  marzo   dovuto acquisire un nome atti-  voci seguiva un altrettanto zelan-
               1585  il  passo  è  breve:  Leonardo   nente al grano, alla farina, alla   te lavoro sulle citazioni letterarie,
               Salviati, ammesso nel circolo con   crusca,  appunto.  Tanto  che  nel   compiti affidati ai cosiddetti De-
                                                                                  putati del Vocabolario.  Una «fati-
                                                                                  ca», cita la prefazione alla prima
                                                                                  edizione, «la quale speriamo che
                                                                                  non vi sarà discara, se non peral-
                                                                                  tro, almeno, per averla noi espres-
                                                                                  samente durata, per giovare a chi
                                                                                  n’ha bisogno, e per compiacere a
                                                                                  chi n’ha vaghezza, senza punto di
                                                                                  pretensione di stringere alcuno a

                                                                                 Disegno che fa da testata alla lettera A della
                                                                                 quarta edizione del Vocabolario, con la canoni-
                                                                                 ca assemblea accademica
               Mediterraneo e dintorni - 30
   27   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37