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effettuato dai ricchi giovani dell’aristocrazia europea a di Catanzaro riconosciuta, anche grazie a diversi even-
partire dal XVII secolo. ti storicizzati, quale punto di riferimento del panorama
Il percorso di Maurits Cornelis Escher in Calabria iniziò culturale in Calabria e nel Mezzogiorno. C’è grande fi-
dal Golfo di S. Eufemia e proseguì per circa un mese, pri- ducia, dunque, per un ritorno positivo che un’iniziativa
ma in direzione sud viaggiando in treno lungo la costa del genere può generare dal punto di vista dell’indotto
tirrenica e con diverse tappe tra i paesi fra mare e mon- culturale, economico e sociale sul territorio. Come sot-
tagna come Pizzo, Tropea, Nicotera, Palmi, Scilla e Me- tolineato dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, “l’o-
lito Porto Salvo, luogo quest’ultimo dal quale proseguì biettivo più grande è quello di proiettare il Capoluogo
per raggiungere le località ai piedi dell’Aspromonte tra al centro dei più ampi circuiti culturali e turistici sulla scia
Pentedattilo Stilo, la Cattolica
cui Palizzi e Pentedattilo. Proprio a quest’ultimo, borgo dei numerosi altri eventi storicizzati che hanno contri-
abbandonato che da qualche anno ha riscoperto una buito a far parlare di Catanzaro in termini positivi, al di
nuova vita grazie all’arte e alla cultura, Escher dedicò là degli stereotipi e dei luoghi comuni che caratteriz-
quattro suggestive incisioni. Il viaggio riprese, poi, in di- zano il racconto del Sud”. L’assessorato alla Cultura del
rezione nord raggiungendo Gerace, Stilo, Santa Severi- Comune di Catanzaro è tornata a produrre una grande
na, Cariati, Rossano, Morano Calabro e Rocca Imperiale. mostra dopo alcuni anni, una sfida che ha visto il setto-
Dallo sguardo del viaggiatore curioso, che non accusa re, guidato dall’assessore Ivan Cardamone, impegnato
i segni del tempo, emerge l’immagine dei suggestivi a costruire una rete di collaborazione con gli operatori
piccoli borghi calabresi che custodiscono la memoria culturali, le attività ricettive e commerciali, le scuole e gli
e l’identità della nostra storia e che meritano di essere ordini professionali per far vivere l’evento durante tutto
maggiormente conosciuti e valorizzati. La mostra of- il periodo di apertura al pubblico e garantirne il più am-
frirà un’occasione preziosa di promozione per la città pio respiro a livello regionale e nazionale.
MaUritS corNeLiS eScHer - (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo
1972), incisore e grafico olandese molto apprezzato da logici e matematici per le
sue costruzioni impossibili, per i suoi mosaici di geometrie regolari e irregolari e po-
liedri ispirati a forme della realtà da lui percepite e interpretate in modo assoluta-
mente originale attraverso le cosiddette tassellazioni. Famoso anche per i disegni
panoramici e le incisioni. Tra le sue opere più celebri, sintesi ineguagliabile di geo-
metria e fantasia, si ricordano: Mani che disegnano (1948); Cielo e acqua I (1938) in
cui spiccano l’alternanza di luce e ombra e il gioco tra gli elementi vitali dell’aria e
dell’acqua dove i pesci nel mare diventano uccelli nel cielo; Salita e discesa (1960),
nel quale file di persone salgono o scendono una scala chiusa in un ciclo infinito. Da
giovanissimo Escher studiò carpenteria e pianoforte prima di approdare alla Scuola
di architettura e arti decorative di Haarlem, sulle orme del maestro Samuel Jesserum
De Mesquita. La passione per il viaggio cominciò dall’Italia, il cui primo contatto av-
venne nel marzo 1921: assieme ai suoi genitori intraprese un viaggio di venti giorni
lungo le coste del Mediterraneo. Conobbe la Toscana (Firenze, Volterra, Siena, San
Gimignano) e poi anche l’Abruzzo (Fara San Martino, Castrovalva) e la Campania (Ra-
vello). Successivamente attraversò ed apprezzò la Calabria. Escher mori nel 1972.
In tutti questi anni, a partire dal 1936, pur intraprendendo lunghi viaggi negli Stati
Uniti e in Canada, non tornò mai più in Italia.
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