Page 63 - Mediterraneo e dintorni - Maggio 2020
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Paolo Ferraina, 26 anni, è ufficialmente il fotografo più giovane a pubblicare con l’Edito-
                                        riale Giorgio Mondadori. Questo traguardo celebra le sue origini: infatti egli cresce in una
                                        famiglia di fotografi in cui osserva meticolosamente il lavoro dei nonni paterni e del padre
                                        fotografo del glamour. Paolo ricolora la terza generazione coltivando  la passione per la
                                        fotografia affiancandola agli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dove si
                                        laurea nel 2017. Con il suo lavoro esplora e si dedica all’arte contemporanea, occupandosi
                                        prevalentemente di fotografia e di videografia di varia applicazione (artistica, documenta-
                                        ristica e sociale). Da questo grande archivio nasce ISOLE UMANE, il libro uscito a novembre
                                        2019, curato dal noto critico d’arte Luca Nannipieri.
                                        «Sono un giovane viandante. Quindi universo ti supplico: impiegami come strumento di
                                        concreta esplorazione del tuo cuore, come creatività nella tua mano tenace, come la catti-
                                        veria sotto forma di bontà selvaggia, come l’euforia che si trasforma in ossessione. Tutto ciò
                                        che osservo intorno a me è energia che scorre nelle vene delle tue variopinte dimensioni
                                        e dentro i tuoi sconfinamenti geografici. Le “grandi” opinioni non possono fermare il mio
                                        cammino, né potranno le difficoltà travolgerlo. Se uno desse tutte le libertà della sua anima
                                        in cambio della fama, non avrebbe altro che tristezza di ritorno. Allora oggi sulle pagine di
                                        questo giornale prometto, che - in questo urbanesimo contemporaneo - cercherò di non
                                        farmi mai fermare da nessuno sbaglio. Vivrò d’immagini perché sono nato in mezzo ad
                                        esse e ne sento profonda responsabilità. Comprendo cos’è la rappresentazione e ne sento
                                        il suo potere giusto ed incisivo. Per tutto questo, mi prenderò cura delle mie gambe e ti
                                        attraverserò, mio caro amico universo. Camminerò per le tue vie, ed anche quando mi spa-
                                        venteranno mi vestirò di coraggio, sicuro di fissarti in ogni mio singolo scatto, nel concetto
                                        ineluttabile di tempo. Per quanto immenso tu possa essere, ti racconterò dentro i 4 lati di
                                        una mia inquadratura».








            Famiglia povera - Mumbai, India














































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