Page 66 - Mediterraneo e dintorni - Maggio 2020
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DE’ COSTUMI




                      Giornalista, laureato in Economia e
                       commercio, esperto di marketing
                    internazionale, si definisce “emotional
                      designer”. Ideatore di diversi format,
                    amante e promotore del Made in Italy,
                     dei viaggi e dei popoli, è attivo anche
                    nell’associazionismo culturale e sociale
                                                          di Massimo Lucidi








                                                                            Coronavirus e



                                                pandemia da... fake news




                                                                    overa Netiquette! In tempi di pandemia vera, tragica,
                                                                 Pdolorosa che porta lutti e ingenti perdite economiche, non
                                                                  avrei mai pensato di assistere a tanti post di fake news e un
                                                                  continuo trillare di  telefono per notifiche a raffica, fuori luogo,
                                                                  della  “qualunque”.
                                                                  Pur di partecipare alla tragedia collettiva del momento, i
                                                                  navigatori della rete non si rendono conto né di cosa “vedono”
                                                                  (non certo “leggono”), né si rendono conto di quel che
                                                                  condividono. Addirittura abbiamo maniaci della condivisione
                                                                  compulsiva. Gente che sostituisce il cogito (ergo sum) con il
                                                                  condiviso. Ma di che? Ma che senso ha condividere una cosa
                                                                  che manco ti appartiene? Un trillo continuo... centinaia se non
                                                                  migliaia di notifiche in poche ore di post ripetuti. Non verificati.
                                                                  Falsi. Che vorrebbero far ridere (per fortuna qualcuno ci riesce
                                                                  pure) ma finiscono per distoglierti ancora di più da quella
                                                                  legittima ricerca del sé che dovremmo realizzare in questa
                                                                  quarantena.
                                                                  Riprendiamoci i nostri spazi. Disconnettevi, verrebbe da dire.
                                                                  Peccato per questo uso distorto e lesivo dei propri devices,
                                                                  che viceversa avrebbero potuto riunire famiglie e sentimenti
                                                                  divisi anche in ore dolorosissime come la morte che ti coglie
                                                                  in isolamento da Covid-19 lontano dai tuoi affetti. Che
                                                                  commozione mi ha dato sapere di quel personale sanitario
                                                                  permettere un video-saluto tra la nonnina morente in
                                                                  ospedale e la nipote a casa.
                                                                  In questo mondo che davvero gira al contrario e che mai
                                                                  come in questo momento determina tante incognite e cattivi
                                                                  pensieri, prevale un senso di precarietà e nervosismo senza
                                                                  uguali. Meglio stare connessi un po’ di meno, ma continuare a
                                                                  lavorare su se stessi e sui contenuti, dominando ansie e paure.
                                                                  Se si può. Mi raccomando.
                                                                  Perché tutto questo? Credo che nelle prossime settimane ci
                                                                  saranno studi psichiatrici a chiarire gli stress che un uomo 4.0
                                                                  non pronto sta subendo.


















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