Page 78 - Mediterraneo e dintorni - nr 18
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SCRIPTA MANENT
di Daniela Rabia
Tutto sarà perfetto
utto sarà perfetto. Un giorno, d’inchiostro e riempie la fitta trama so avidamente le pagine del libro,
Tforse. Sarà perfetto scardinare le d’intrecci, di personaggi, di vite. ha intuito che la perfezione attiene
regole ferree per Marina incapace “La vita è fatta di a all’attimo di vita e non all’intero arco
di gestire la sua ansia, sarà perfetto di un’esistenza. Eppure è la parola ul-
sovrapporre ai ricordi del pas- tima dello scrittore a suggellare que-
sato l’immagine della Procida sta certezza.
di oggi per Libero Scotto, sarà L’opera di Lorenzo Marone in chiaro-
perfetto mantenere le cose scuro, cifra stilistico narrativa della
come sono per Andrea che ha sua scrittura, mescola leggerezza e
scelto di non soggiacere a regole profondità, gioia e dolore, afflizione
di alcun tipo ed è claustrofobico e speranza, riproducendo nel micro-
ai rapporti familiari. cosmo esaminato il macrocosmo. Da
Lorenzo Marone torna a stupire il Procida ci spostiamo in ogni angolo
suo pubblico di lettori con un quin- del mondo perché i rapporti umani,
to romanzo, “Tutto sarà perfetto”, quelli familiari, le dinamiche inter-
edito ,da Feltrinelli. Una delle tema- personali non mutano al mutare
tiche centrali è l’amore spezzato che dei luoghi. L’umanità al centro di
“s’infila sottopelle e a volte non se “Tutto sarà perfetto” è ovunque
ne va più, s’incista e diventa parte di tesa a quell’armonia episodica e
te, e tu lo porti in giro, a vivere, a fare frammentaria che ordina il caos
altre cose, a perdere tempo, persino e il magma di sentimenti che è
a divertirti, senza sapere che lui è lì, dentro ciascuno di noi e di vi-
e non scomparirà senza il tuo inter- cende che si vivono fuori. Un
vento”. anelito alla libertà penetra tut-
Ci fa camminare per le vie di Procida te le righe del romanzo perché
allontanando lo sguardo dalla sua è la libertà che scardina logiche
Napoli alla ricerca dell’isola per anto- ferree che imprigionano menti, co-
nomasia, suggestionato dal confes- scienze e animi e regala quella feli-
sato amore per “L’isola di Arturo” di attimi di perfezione nei quali arriva cità che, seppur per poco, maschera
Elsa Morante. Ci fa ammirare la natu- la giusta luce e tutto ci appare come la nostra infelicità assorbita dalle
ra e i paesaggi “ai piedi del Tirreno” e deve essere, e forse il segreto non è case che “spesso se ne fanno carico e
al contempo ci fa viaggiare all’inter- cercare di prolungare questi attimi, ne restano divorate, e poco alla vol-
no dell’animo umano con una raffi- di fermarli a ogni costo, che nulla ta ammuffiscono e si riempiono di
nata tecnica d’introspezione psico- può essere fermato, ma acconten- macchie alle pareti…”. Lorenzo Ma-
logica e con un gioco narrativo che tarsi di godere del bello, di scorger- rone ci ha provato a dipingere quelle
trasporta dal passato al presente in lo”: è questo il potente messaggio macchie coi colori accesi dell’ottimi-
vista del futuro. Un flusso di coscien- che l’autore si riserva di svelare nel smo e a regalarci con questo suo la-
za ininterrotto si riversa in macchie finale quando il lettore, che ha scor- voro ore di felicità. E ci è riuscito.
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