Page 75 - Mediterraneo e dintorni - nr 18
P. 75
DE’ COSTUMI
del Marchese del Trillo
il linguaggio sui social
Impegniamoci ad evitare linguacce: il galateo ci accompagni sempre
l rischio grosso al tempo del web è perdere le infor- penso ai social, non per fare contenuti di valore ma dav-
imazioni di valore. Distrarsi con le fake news sempre vero linguacce, insulti esibizioni del proprio ego. In un
più abbondanti. E ridurre ragionamenti e informazioni moltiplicarsi di stimoli e di informazioni inutili che il cer-
in slogan e frasi fatte, spesso volgari, perché di un com- vello non è in grado di gestire, di assimilare, di elaborare.
portamento oramai se ne cerca sempre più la teatralità. Si possono dire cose molto dure senza dover ricadere
Il cervello si sta adattando a una informazione rapida e nella volgarità. Allo stesso modo vi assicuro che concetti
veloce. Spesso solo visiva. E avanti il prossimo. Senza il molti complessi possono essere spiegati con parole e fra-
necessario tempo della riflessione. si di facile comprensione senza cadere nel rischio della
Molte volte la comunicazione che si vuole dare è dun- banalità. Anzi ricordando Benedetto Croce “parla chiaro,
chi ha idee chiare”. Allora ritorniamo ai fondamentali. Al
linguaggio. Perché il dialogo tra gli uomini è elemento di
crescita dell’umanità. Quindi se oggi ricorriamo ai social,
il fine non è l’edonismo, ma la crescita, insieme. Il dialogo.
Allora meno linguacce, spiritose o meno. Seducenti o
giocose. E maggiore dignità e attenzione al linguaggio.
Ne siamo capaci?
Ci sono foto che tendono a essere opere d’arte. Lo sono.
Piene di valori e valori insiti nello scatto. Ma siamo pronti
a cogliere profondità anche dalla comunicazione visiva?
Per farlo occorre sensibilità per la consapevolezza da ac-
quisire e capacità di ascolto e di studio della Bellezza.
que dura, immediata, muscolare. Niente più di colto e
raffinato. Ma un messaggio sprezzante, di parte, di ap-
partenenza. Da vedere non per approfondire e riflettere
ma per ritrovarsi di getto. Che la comunicazione sia per
lo più visiva è un fatto risaputo. Ma che con l’evoluzione
del tempo si assistesse a una involuzione cognitiva era
un fatto inimmaginabile.
Con le tecnologie si pensava di lavorare meno e meglio. E
forse è ancora possibile. Ma occorre consapevolezza. Al-
trimenti il rischio è avvalersi di tali strumenti innovativi,
Il Marchese del Trillo, ovvero Massimo Lucidi, 45 anni, napoletano, cattolico, laureato in Economica e Commercio, è un giornalista economico
internazionale e si definisce Emotional Designer.
Autore del best seller Amazon “Netiquette”, con il quale spiega come comunicare sui social in modo elegante ed educato, è esperto di marketing
internazionale, nonché ideatore di molteplici format, tra cui “Bellessere”, lo spazio esclusivo per educare all’alimentazione ed allo sport; “Salotto
dell’Eleganza”, l’originale conversazione sul buono, il bello e il giusto che circonda la nostra vita; e “Premio Eccellenza Italiana”, che ogni anno
a Washington DC premia gli italiani che si sono distinti per aver dato un contributo culturale e sociale, affermando i valori propri del “Made in
Italy”. Amante dei viaggi e dei popoli, ideatore di marchi e forum formativi in ambito industriale, Massimo Lucidi è una personalità brillante e
molto attiva anche nell’associazionismo culturale e in quello socio-assistenziale.
Mediterraneo e dintorni - 73