Page 79 - Mediterraneo e dintorni - 4-2020
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cui possono dialogare le sculture
di Fidia e quelle Fang del Gabon,
il canone di Policleto come le
opere dei Baulé della Costa
d’Avorio, le poesie dell’ellenico
Callimaco con quelle di Birago
Diop del Senegal. Questo spirito
ha portato Massimiliano Pelletti,
nel corso degli ultimi anni, a
indagare la produzione plastica
delle civiltà extraeuropee e a
focalizzare l’attenzione sulla
scultura del continente africano,
interrogandosi sulla sua storia
e sulla natura delle sue arti,
consapevole dell’esistenza
di un concetto di classicità
anche in questi luoghi, spesso
sviluppatasi in parallelo o
addirittura prima della nostra.
Una visione sincretica che risulta
estremamente contemporanea,
mettendo in evidenza una
radice comune, artistica e
antropologico-culturale fra
Europa e Africa - complice il Mar
Mediterraneo, culla di cultura
e commerci fin dall’antichità -
che torna prepotentemente alla
ribalta nel dibattito odierno.
Anche la sua personale “Looking
forward to the past”- allestita al
MARCA di Catanzaro grazie alla
collaborazione con la Galleria
Barbara Paci di Pietrasanta, la
Fondazione Rocco Guglielmo e
Gyoia 2020. Bianco Carrara, 170x50x50 cm. Courtesy Galleria
Barbara Paci, Pietrasanta and the artist. Photo credits Nicola Gnesi
White Mask 2019. Mexican onix
60x25x35 cm. Courtesy Galleria
Barbara Paci, Pietrasanta and the artist
Crystal girl Photo credits Nicola Gnesi
Fossil Poseidon 2017. Marmo rosso estrusco
e fossili intarsiati, 40x80x38 cm
Courtesy Galleria Barbara Paci, Pietrasanta
and the artist. Photo credits Nicola Gnesi
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