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sintetico dell’artista giapponese
il naturalismo e l’iperrealismo
dell’arte occidentale, che lei arric-
chisce con le luci della Sicilia, con
prospettive diverse e colori vividi
dando unicità alle sue opere.
La presenza di O’Tama nella ca-
pitale fuse l’espressione di due
mondi artistici così diversi tra O’Tama (Tokyo, 1861-1939) Vincenzo Ragusa (Palermo, 1841-1927)
loro e tanto gelosi del proprio es-
sere. Facendoli dialogare li portò
ad un livello di innovazione tale
da abbattere le barriere innalzate
creando un ponte tra le due cul-
ture isolane. Quella italiana si
implementò di quei canoni deco-
rativi e quella leggerezza croma-
tica tipiche della lontana e minac-
ciosa arte orientale; al contempo
all’arte giapponese, che predili-
geva composizioni puramente
decorative, diede prospettiva ed
ombreggiature fino ad allora sco-
nosciute.
L’esposizione, organizzata a Pa-
lermo dalla fondazione Federico
II col patrocinio dell’Ambasciata
del Giappone in Italia, dal titolo
“Migrazione di stili” conta 101
opere, di cui 46 acquerelli a sog-
getto botanico e composizioni
floreali, 6 importanti cartoni (kin-
kawa-gami) e 18 splendidi tessu-
ti, alcuni dei quali documenti di Kimono e ventaglio
un tempio buddista. In mostra
anche 9 ceramiche, 14 bronzi, 2 ha il merito di avere messo in-
ventagli ed un preziosissimo ki- sieme finalmente i frutti di quel paLerMo aND “JapoNisM”.
mono, acquistato da Vincenzo lungimirante progetto. «Quando TWo suNs MeeT
Ragusa in Giappone per la sua si abbatte un muro – per citare le Japan’s opening of borders to the
collezione. Lo splendido kimo- parole di Patrizia Monterosso, di- West and the spark of great love is
no è un kosode tipico dello “stile rettore generale della Fondazione only the beginning of the international
della corte imperiale” che veni- artistic, cultural and didactic phenome-
va indossato dalle donne di alto non called “Japonism”. Its cradle is the city
rango della classe samurai, di- of Palermo, O’Tama its creator. Vincenzo
pinto a mano e ricamato con fili Ragusa and O’Tama Kiyohara met during
di seta policroma e d’oro. Oggi the last two decades of the nineteenth
il palazzo Reale dei Normanni, century in Japan: he is an established Si-
grazie alla Fondazione Federico cilian sculptor, she is a very young and
II, restituisce quel valore artisti- refined Japanese painter. Thus was born a
wonderful exchange of love and art that
co culturale allora negato con il lasts more than half a century and which
Regio decreto che aboliva i corsi will have its maximum expression from
giapponesi e chiudeva il “Museo Tokyo in the Sicilian capital. The sculptural
d’Arte Giapponese” creato dallo world by Ragusa and the pictorial world
scultore nella sua casa in corso by O’Tama come together giving the re-
Scinà, cancellando così le ostilità fined and elegant synthetic graphic de-
che hanno impedito alla città di sign of the Japanese artist the naturalism
Palermo di diventare il polo di and hyperrealism of western art, which
diffusione del Giapponismo, ed she enriches with the lights of Sicily, with
different perspectives and colors vivid
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