Page 59 - Mediterraneo e dintorni - 3-2020
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sintetico dell’artista giapponese
            il naturalismo e l’iperrealismo
            dell’arte occidentale, che lei arric-
            chisce con le luci della Sicilia, con
            prospettive diverse e colori vividi
            dando unicità alle sue opere.
            La presenza di O’Tama nella ca-
            pitale fuse  l’espressione  di  due
            mondi artistici così diversi tra   O’Tama (Tokyo, 1861-1939)       Vincenzo Ragusa (Palermo, 1841-1927)
            loro e tanto gelosi del proprio es-
            sere. Facendoli dialogare li portò
            ad un livello di innovazione tale
            da abbattere le barriere innalzate
            creando un ponte tra le due cul-
            ture isolane. Quella italiana si
            implementò di quei canoni deco-
            rativi e quella leggerezza croma-
            tica tipiche della lontana e minac-
            ciosa arte orientale; al contempo
            all’arte giapponese, che predili-
            geva composizioni  puramente
            decorative, diede prospettiva ed
            ombreggiature fino ad allora sco-
            nosciute.
            L’esposizione, organizzata a Pa-
            lermo dalla fondazione Federico
            II col patrocinio dell’Ambasciata
            del Giappone in Italia, dal titolo
            “Migrazione di stili” conta 101
            opere, di cui 46 acquerelli a sog-
            getto botanico e composizioni
            floreali, 6 importanti cartoni (kin-
            kawa-gami) e 18 splendidi tessu-
            ti, alcuni dei quali documenti di   Kimono e ventaglio
            un tempio buddista. In mostra
            anche 9 ceramiche, 14 bronzi, 2   ha il merito di avere messo  in-
            ventagli ed un preziosissimo ki-  sieme finalmente i frutti di quel   paLerMo aND “JapoNisM”.
            mono, acquistato da Vincenzo      lungimirante progetto. «Quando   TWo suNs MeeT
            Ragusa in Giappone per la sua     si abbatte un muro – per citare le   Japan’s opening of borders to the
            collezione.  Lo  splendido  kimo-  parole di Patrizia Monterosso, di-  West and the spark of great love is
            no è un kosode tipico dello “stile   rettore generale della Fondazione   only the beginning of the international
            della corte imperiale” che veni-                                   artistic, cultural and didactic phenome-
            va indossato dalle donne di alto                                   non called “Japonism”. Its cradle is the city
            rango della classe samurai, di-                                    of Palermo, O’Tama its creator. Vincenzo
            pinto a mano e ricamato con fili                                   Ragusa and O’Tama Kiyohara met during
            di seta policroma e d’oro. Oggi                                    the last two decades of the nineteenth
            il palazzo Reale dei Normanni,                                     century in Japan: he is an established Si-
            grazie alla Fondazione Federico                                    cilian sculptor, she is a very young and
            II, restituisce quel valore artisti-                               refined Japanese painter. Thus was born a
                                                                               wonderful exchange of love and art that
            co culturale allora negato con il                                  lasts more than half a century and which
            Regio decreto che aboliva i corsi                                  will have its maximum expression from
            giapponesi e chiudeva il “Museo                                    Tokyo in the Sicilian capital. The sculptural
            d’Arte Giapponese” creato dallo                                    world by Ragusa and the pictorial world
            scultore  nella sua  casa  in  corso                               by O’Tama come together giving the re-
            Scinà, cancellando così le ostilità                                fined and elegant synthetic graphic de-
            che hanno impedito alla città di                                   sign of the Japanese artist the naturalism
            Palermo di diventare il polo di                                    and  hyperrealism  of  western  art,  which
            diffusione del Giapponismo, ed                                     she enriches with the lights of Sicily, with
                                                                               different perspectives and colors vivid


                                                                                     Mediterraneo e dintorni - 57
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