Page 30 - Mediterraneo e dintorni - 3-2020
P. 30
automatica la commutazione del- che evoca e dell’immaginario che
le chiamate senza più passare dai comincia a prendere forma nelle
centralinisti. società di tutto il mondo. Passerà
Da lì a poco l’evoluzione avrebbe appena un decennio e l’inizio del
consegnato ulteriori, importanti boom si fa “sentire”: il 6 marzo
e dirimenti passaggi. Nei primi 1983 viene messo in commercio
anni ’40, quando il telefono co- il primo telefono cellulare dispo-
minciò a diffondersi, non era raro nibile per tutti, il Motorola Dy-
vedere gli apparecchi, soprattutto naTAC 8000X. È una rivoluzione
nei luoghi pubblici o negli hotel, che, gradualmente, coinvolgerà
con i lucchetti: un deciso limita- giovani e anziani, con l’utilizzo
to che ruota attorno al passaggio tore meccanico che molti decenni differente che ognuna di queste
dal centralino manuale a quello dopo sarebbe stato sostituito da fasce generazionali troverà como-
automatico: avvenne a causa di codici di accesso, pin, password, do e utile farne. Come accennato
un fatto singolare che oggi inqua- riconoscimenti digitali o facciali. prima riguardo al telefono fisso,
dreremmo come conflitto di inte-
Nella lunga epoca che ha contrad- anche in questo caso che inerisce
distinto il telefono “fisso”, una alla telefonia in mobilità c’è un
storia a parte merita certamente retroterra scientifico da cui non si
la cabina telefonica, la cui icona può prescindere: è quello di Gu-
universale resta la “rossa” ingle- glielmo Marconi, il quale nel 1896
se, divenuta ormai un simbolo inventò il primo wireless della
intramontabile di quel Paese. Le storia grazie al telegrafo in grado
cabine, dislocate nei centri urba- di trasformare gli impulsi elettrici
ni e nei luoghi di aggregazione, prodotti dalla voce in segni grafici
permettevano l’effettuazione di riprodotti su un rullo cartaceo. Il
una chiamata median- 2000 ci consegna, infine, il
te l’introduzione di un passaggio allo smartphone,
gettone, la cui quantità
Martin Cooper
richiesta soggiaceva alla
lunghezza temporale
della conversazione o
alla distinzione fra chia-
mate urbane e interurba-
ne; successivamente si
passò all’utilizzo di una
scheda prepagata. Que-
sti strani oggetti, se fatti
vedere oggi in fotogra-
fia ai giovani nati dopo
il 2000, sembrano avere lo stesso ovvero quell’aggeggio che tenia-
fascino che esercita una clava in mo sempre in mano, da cui non
mano ad un uomo primitivo! Ma riusciamo più a staccarci e che
è innegabile che ogni nuova sco- volendo serve anche per… telefo-
Il Motorola-DynaTAC-8000, detto il perta, ogni nuova invenzione, nare. Grazie a HTC arriva il tele-
Mattone, il primo telefono cellulare messo portino con sé il retroterra da cui fonino con Windows Mobile e, nel
in commercio. Era il 6 marzo 1983 provengono. 2007, l’iPhone. È l’era della iper-
Il 3 aprile 1973 Martin Cooper connessione, in taluni casi convul-
ressi. Pare che un impresario ame- della Motorola effettua, da una siva, ma pur sempre segno tangi-
ricano di pompe funebri si accorse strada di New York, la prima tele- bile di un cambiamento sociale e
di una centralinista, moglie di un fonata pubblica mediante un cel- culturale apportato dalla tecno-
suo competitor, intenta sistemati- lulare: siamo ormai nell’era della logia, la quale, come in ogni altro
camente a passare le telefonate dei telefonia mobile, sebbene ancora ambito e come ogni altro mezzo,
clienti al marito. Da questa neces- non di massa, ma certamente affa- presenta aspetti indiscutibilmente
sità di trasparenza e correttezza si scinante per via delle suggestioni positivi. Se la si sa usare.
avvertì così l’esigenza di rendere
Mediterraneo e dintorni - 28