Page 84 - Mediterraneo e dintorni - Maggio 2020
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VISIONI ESTETICHE
Curatore e critico d’arte, si laurea in Storia
e Conservazione dei Beni Culturali con
indirizzo storico-artistico e prosegue il suo
percorso ampliando gli studi in Scienze
filosofiche con indirizzo etico-estetico.
Organizza eventi artistici e culturali.
Affina sempre più la sua ricerca sulle
Neoavanguardie sviluppatesi negli anni ’60
e ’70 sino alle ultime tendenze artistiche. di Luigi Polillo
Collabora con riviste specializzate
del settore.
dal minimalismo
all’espansione della materia
el corso della mia attività curatoriale ho sempre ricercato propagatosi negli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, con
Nqualcosa negli artisti che rispecchiasse parte di me, del l’affermazione di neoavanguardie come la Minimal Art,
mio inconscio, ed è così che conobbi e apprezzai l’arte di l’arte concettuale e la Land Art, rimane di fondamentale
Vinicio Momoli. Sin da giovane egli rimane affascinato dalle importanza per le odierne sperimentazioni. Vinicio Momoli
bellezze della sua città e una incolmabile sete di conoscenza nasce e si forma su un pensiero minimalista. Nelle attuali
lo porta a confrontarsi con altre realtà artistiche e culturali opere si evince la consapevolezza del concetto incentrato
come Parigi e New York; il suo è un percorso caratterizzato da sul rapporto “oggetto-spazio-fruitore”, caratteristico della
un’evoluzione continua, da un’assidua sperimentazione di ricerca minimalista; genera delle opere estetiche del nostro
materiali perlopiù industriali. In questo periodo storico, dove tempo e coinvolge, in un energico gioco di piani volumetrici
si intensifica un processo di globalizzazione irrefrenabile, e di una concreta materialità, lo spettatore; si assiste ad un
nascono e si convertono nuove idee, ma il processo artistico ritorno all’elemento e alla manualità; la sua arte si impianta
nella collettività con una pregnante e significativa presenza,
Espansione materica 32, 2019. Gomma colorata attraverso un messaggio ottico-percettivo originato dalla
sintonia tra spazio e materia; instaura un dialogo emozionale
e concettuale con il fruitore, è ancorato in una dimensione
universale dell’arte, nelle sue opere esalta, tra spazi infiniti,
i colori del proprio vissuto, e ci svela come nel campo delle
sensazioni e percezioni della vita tutto si intrichi e si compensi;
crea con forme casuali, monocromatiche e contrastanti un
movimento irripetibile del colore e della materia, fondato sulle
emozioni che l’uomo vive nel globo.
L’artista utilizza la gomma, un materiale proveniente da
polimeri naturali e sintetici; la sceglie per la sua duttilità,
l’assembla e la manipola per i suoi scopi sino alla genesi
dell’opera; il colore diventa un elemento vivace e
armonicamente in contrasto, ma nello specifico travalica
il suo ruolo e con una decisa manualità si tramuta in una
sostanza creativa. Il rigore geometrico perde quindi la sua
rigidità, ampliando le sue possibili variazioni nella forma, che
diventa di conseguenza più morbida e concretamente attiva.
L’uso della gomma porta alla creazione di opere scultoree,
generando un gioco di volumi, compattezza e sensibilità;
rappresenta sostanzialmente una realtà immaginaria
misteriosa, genera, senza nessuna premeditazione nelle
forme, un’arte che enfatizza il contenuto vitale dell’individuo e
comunica un messaggio positivo.
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