Page 70 - Mediterraneo e dintorni - Maggio 2020
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protagonisti della geopolitica
dell’Artico, iniziano a divenire
tanti e variegati. Il ministro
saudita dell’Energia, Khalid
Al-Falih ha annunciato al
“Forum indiano dell’energia”
a Delhi che l’Arabia Saudita,
attraverso la controllata Saudi
Aramco, è aperta all’idea di
commercializzare gas naturale
liquefatto prodotto dal progetto
Russian Arctic Lng 2. Nel
dicembre del 2017, la prima
nave cisterna cinese ha caricato
gas naturale liquido. Ma la rotta
nordica, di fatto, è controllata
dalla Russia, che nonostante
il grande avvicinamento alla
Cina contemporanea, resta
sempre una potenza militare
che potrebbe mettere in
qualche modo a rischio gli
approvvigionamenti.
Le imprese cinesi hanno
investito in diversi progetti
in Groenlandia, tra cui una
miniera di uranio nel sud della
Groenlandia e una miniera di
ferro vicino alla capitale, Nuuk.
Questo tipo di investimento
economico è stato visto come
una spinta all’economia locale.
Ma nel 2016, una società cinese
ha tentato di acquistare una ex
base militare statunitense, e il
governo danese è intervenuto,
ponendo il veto all’accordo.
Oggi i danesi temono che la Cina
possa acquisire un’influenza
sufficiente ad allontanare la base
militare statunitense di Thule,
situata sul lato occidentale della
Groenlandia, che ospita diverse
risorse strategiche vitali per la The raCe To arCTiC
difesa Usa. Le rotte marittime
e le risorse energetiche della The stability of the Arctic region is currently among the international issues of
regione artica, pertanto, si considerable interest. For Canada, Denmark-Greenland, Norway, Russia and the
sono andate configurando United States there are several opportunities to analyze and scrutinize carefully, but
sempre più come uno snodo all of this also represents a great challenge in terms of safety, energy, environmental
centrale di conflitti ed interessi, protection and commercial transport. Ice continues to melt, opening a direct corridor
for international trade. China looks with interest to Iceland and Greenland as local
determinando quella che viene commercial and maritime hubs, having invested heavily in these countries: in the first
definita la “corsa all’Artico”. with a research center, in the second above all on an uranium and an iron mine.
Nel 2018, con la pubblicazione The Danes fear, however, that China may acquire exaggerated influence in the
dell’Arctic White Paper è stata area. The maritime routes and energy resources of the Arctic region, therefore,
confermata la volontà della have increasingly been configured as a central junction of conflicts and interests,
Cina di partecipare non solo allo determining what is called the “race to Arctic”. In 2018, with the publication of the
sfruttamento delle immense Arctic White Paper, China’s willingness to participate not only in the exploitation of
risorse naturali, ma anche alla the immense natural resources but also in governance was confirmed. In addition,
Russian military expansion in the region is causing concern, with its fleet of ships
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