Page 50 - Mediterraneo e dintorni - Maggio 2020
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ARTE/ART
Jan van Eyck
An optical devolution
di Doina Ene
l Museo delle Belli Arti L’influenza dell’opera di Jan van sia nazionali che internazionali.
di Gand (Museum voor Eyck si estese anche in Italia, Dall’Italia è giunto il cosiddetto
Schone Kunsten) ha ospitato soprattutto attraverso la pittura libro delle Ore di Torino (1422-
Idal 1 di febbraio al 30 di di Antonello da Messina. L’artista 1424), Palazzo Madama
aprile del 2020 una delle più dedicò grande attenzione allo di Torino, opera giovanile
importanti mostre mai dedicate studio della luce, al dettaglio dell’artista. In particolare
al maestro di arte fiamminga minuto, allo spazio nel quale è stato possibile ammirare
Jan van Eyck (1390-1441). La si collocano le figure e non da eccezionalmente gli otto pannelli
grande ambizione della città ultimo alla resa delle superfici. esterni del monumentale
belga è quella di raccogliere Le opere in mostra sono state polittico l’Adorazione dell’Agnello
il più alto numero di dipinti allestite in 13 sale dove hanno Mistico, (1432), realizzato insieme
realizzati dall’artista. Jan van trovato posto più di 100 opere al fratello Hubert van Eyck e
Eyck fu non solo il pittore a partire dal tardo Medioevo conservati nella Cattedrale di San
ufficiale del duca di Borgogna, e spaziando dalle miniature ai Bavone di Gand, un’occasione
Recto del Polittico dell’Agnello Mistico, 1462-1432 Verso del Politicco dell’Agnello mistico,
1462-1432
Filippo il Buono, ma anche un dipinti, dai disegni alle sculture unica dato che dal 2020 non
suo intimo amico, consigliere e attraverso i soggetti sacri e le verranno mai spostati dalla
agente segreto. Fu l’iniziatore rappresentazioni profane. Per Cattedrale stessa.
della scuola fiamminga nonché il questa occasione sono state Il raffinato Dittico
perfezionatore della tecnica della esposte al pubblico per la prima dell’Annunciazione (c.1433-1435)
pittura ad olio che gradualmente volta dieci dei suoi capolavori del Museo Nacional Thyssen-
sostituì in Europa l’uso del noti al grande pubblico, la Bornemisza di Madrid è stato
colore a tempera. Fu quindi il più metà delle opere conosciute messo a confronto con il dipinto
grande pittore nord europeo del del maestro fiammingo ad oggi a olio, trasferito in seguito su
Quattrocento. ancora esistenti, grazie ai prestiti tela, dell’Annunciazione (ca.
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