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CULTURA/CULTURE



                Antonio Marasco, il futurista




                indipendente. Una mostra al MAON




                   di Caterina Misuraca



                       i è conclusa  con grande   cademia delle Belle Arti, è il più   con il curatore della mostra che
                       consenso di pubblico  e    illustre artista calabrese legato   ha il pregio di aver ricostruito
                       critica, il 15 febbraio, al   al movimento fondato nel 1909   il percorso  artistico  dell’artista
                SMAON (Museo d’Arte               da  Filippo Tommaso  Marinetti   inserendolo nel contesto del Fu-
                dell’Otto e Novecento) di Rende   e Umberto Boccioni, che ha ri-   turismo  (in primis  meridionale
                (CS), la mostra “Futurista Indi-  voluzionato la storia dell’arte di   e calabrese)  restituendogli una
                pendente”,  dedicata ad Antonio   tutti i tempi. Morì nel capoluogo   fisionomia storica in un quadro
                Marasco curata da Tonino Sicoli,   toscano l’8 aprile 1975. «Uno dei   critico di riferimento, riedifican-
                direttore del medesimo Museo.     maggiori artisti del Futurismo»:   do la rete di rapporti avuti con gli
                Nato  a  Nicastro  (oggi  Lamezia   con queste parole Marinetti pre-  altri futuristi.
                Terme, in provincia di Catanza-   sentò Marasco nel 1931 nel corso   Antonio Marasco fu studente an-
                ro) nel 1896 e trasferitosi a Firen-  della mostra alla Galleria Botto   ticonvenzionale  e ribelle. Negli
                ze nel 1906 per studiare all’Ac-  di Firenze. Ne abbiamo parlato   anni in cui  frequentò l’Accade-
                                                                                   mia fiorentina mostrò un’avver-
                Antonio Marasco, “Rivelazioni costruttive (Donna seduta)”, 1929, olio su tavola, cm 98x84  sione anti-accademica a tal pun-
                                                                                   to da prendere letteralmente a
                                                                                   sciabolate i quadri degli allievi di
                                                                                   Galileo Chini in una mostra, con
                                                                                   la conseguenza, nel 1919, di esse-
                                                                                   re espulso da tutte le Accademie
                                                                                   d’Italia. Frequentò gli ambienti
                                                                                   artistici della città che gravitava-
                                                                                   no attorno alla rivista «Lacerba»
                                                                                   di Papini e Soffici (1913). Tonino
                                                                                   Sicoli ci ha raccontato che «nel
                                                                                   1914 conobbe Marinetti, con cui
                                                                                   compì un memorabile viaggio
                                                                                   in Russia, a Mosca e San Pietro-
                                                                                   burgo, durante il quale conobbe
                                                                                   Majakowskjj,  Malevic,  Tatlin e
                                                                                   gli esponenti dell’Avanguar-
                                                                                   dia  Russa.  Nel mese  di  giugno
                                                                                   del 1914 a Firenze conobbe Um-
                                                                                   berto  Boccioni,  che  influenzò
                                                                                   molto la sua pittura,  tanto  da
                                                                                   definirlo “compagno di miraco-
                                                                                   li”. Con Boccioni partecipò  nel
                                                                                   1915 alla Mostra Futurista della
                                                                                   Panama-Pacific  Exposition  di
                                                                                   S. Francisco in California. Nello
                                                                                   stesso  anno  partecipò  con  Lui-
                                                                                   gi Russolo alla mostra futurista
                                                                                   della “Macbeth Gallery” di New
                                                                                   York. Assieme  a Prampolini ed
                                                                                   Evola collaborò con il Movimen-
                                                                                   to Dadaista svizzero». Marasco
                                                                                   fu dunque un artista a tutto ton-
                                                                                   do con una validissima reputa-



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