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GiorGio LUPatteLLi, ings are fundamental elements of Lupat- Perretta, then editor-in-chief of Flash
aN artiSt By ProFeSSioN telli’s “tailoring” work. Art, who was theorizing “Medialism”.
Describe how the desire to paint was The first solo exhibition at the Neon Gal-
iorgio Lupattelli was born and born. I have always been drawing since I lery in Bologna, then I worked mainly in
Gworked in Magione (Perugia); with was a child, but the desire to express my- Rome. In your works we often find refer-
a predominantly scientific background, self as an artist took over only after leav- ences to great painters of the past, Leon-
he is also active in the field of graphics, ing architecture studies. So in the late ardo, Caravaggio, up to Picasso Wharol
set design and design, and has been pres- 80s and early 90s I started shooting for and Duchamp...
ent on the international art scene since galleries. The first who opened the door What influence did they have on
the early 1990s. The meticulous design for me was Luciano Inga Pinn in Milan, your work? From the beginning I ob-
as well as the three-dimensional render- who entrusted me to the care of Gabriele served the world through the filter of
“Fast forward”, acrilico su tela,
cm 100x260, 2010
attenzione. Poi in genere cerco E Mac?
informazioni nel web… quando «Mac, è il mio cane da 7 anni,
incomincio a farmi qualche idea, adottato dal canile quando ne
inizio ad elaborare, montare, cre- aveva 2. Nel 2011 ho avuto una
are con photoshop, buona parte recidiva di un linfoma avuto 10
del lavoro finisce nel cestino, altro anni prima, ne sono uscito piut-
finisce in qualche cartella dalla tosto provato, qualcuno mi con-
quale posso attingere anche a di- sigliò di prendere un cane, anche
stanza di anni; e infine una mini- perché avevo necessità di cam-
ma parte, adeguatamente svilup- minare. Non amavo i cani; da al-
pata può diventare un lavoro». lora siamo inseparabili».
Lo studio dell’uomo, del genio,
delle sue imprese è centrale nel-
le tue opere. Desiderio solo di
ricordare o tentativo di coinvol-
gere lo spettatore?
«Alcuni caratteri sono determi-
nanti nel mio linguaggio: l’esse-
re umano al centro della visione,
le relazioni tra corpi e impatto
tecnologico, molteplicità dei lin-
guaggi utilizzati, sintesi espres-
siva dalle matrici pop, elimina-
zione di barriere tra livelli (alto/ “Mosquito”, matita su carta con 6 cornici
basso) e riferimenti culturali, di alluminio, cm 184x186, 2018
incrocio tra arte e scienza, ana-
lisi del funzionamento dei corpi Lo scultore Lupattelli dal legno
(organici, meccanici, digitali). In al Lego
tutto questo la presenza finale «Le mie sculture sono oggetti, a
dello spettatore è fondamentale a volte sovradimensionati, spesso
completamento del lavoro». giocattoli. Mi piace l’aspetto lu-
“Game of towers”, elaborazione digitale, 2019
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