Page 34 - Mediterraneo e dintorni - nr 15
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ARTE/ART
Giorgio Lupattelli,
professione artista
di Michele Giovanni Prencipe e Silvia Giancotti
iorgio Lupattelli nasce e attraggono; nelle sue installazio- di tipo concettuale, ma con una
lavora a Magione (Peru- ni museali lo spettatore diventa forte componente formale clas-
Ggia); di formazione pre- parte integrante. sica: in pratica per me forma e
valentemente scientifica, è attivo Descrivici come è nato il deside- contenuto sono complementari,
anche nel campo della grafica, rio di dipingere. anche se non ho una tecnica pre-
della scenografia e del design, «Ho sempre disegnato fin da dominante, e passo indifferente-
ed è presente sulla scena artisti- bambino, ma solo dopo avere mente dal disegno, alla pittura,
ca internazionale dai primi anni abbandonato gli studi in archi- alla fotocomposizione digitale, al
tettura il desiderio di esprimermi video, alla scultura, alla installa-
come artista ha preso il soprav- zione».
vento. Così tra la fine degli anni Da timido internauta nel ‘90 ad
‘80 e primi anni ‘90 ho iniziato a esperto oggi: cosa cattura la tua
girare per gallerie. Il primo che attenzione per progettare un la-
mi ha aperto la porta è stato Lu- voro?
ciano Inga Pinn a Milano, che mi «Non ho un metodo specifico;
ha affidato alle cure di Gabriele può succedere di incrociare ca-
Perretta, allora caporedattore di sualmente un oggetto, un’im-
Flash Art, che stava teorizzando magine, un fatto che attira la mia
il “Medialismo”. La prima perso-
nale alla Galleria Neon di Bolo-
gna, poi ho lavorato soprattutto “Memento mori”- acciaio inox, 2017 e
“Specchio delle mie brame” (Prazac),
a Roma». specchio, 2018
Nelle tue opere si ritrovano
spesso richiami a grandi pittori
del passato, Leonardo, Caravag-
gio, fino a Picasso Wharol e Du-
champ... Quale influenza hanno
avuto sul tuo lavoro?
«Fin dall’inizio ho osservato il
Yuri Gagarin - particolare, acrilico su tela mondo attraverso il filtro dell’u-
cm 110x290, 2018 niverso mediale (tv, cinema, mu-
sica, web); anche la storia dell’ar-
te per me è un bacino da cui
attingere. Picasso diceva: “I me-
Novanta. La minuziosa proget- diocri copiano, i geni rubano” e
tazione così come i rendering ogni artista è il risultato di ciò che
tridimensionali sono elementi è stato prima di lui. Sono cresciu-
fondanti il lavoro “sartoriale” to nel periodo del primitivismo
di Lupattelli. I testi critici di G. digitale, e le radici conducono
Marziani consegnano una codi- alla figurazione di taglio inglese o
fica sapiente del suo linguaggio, americano, da Andy Warhol, fino
però a noi piace soffermarci sulla ai Jeff Koons e Damien Hirst. Ma
semplicità dell’uomo e sull’in- sono italiano e i Leonardo, Miche-
teresse che suscita il predetto langelo, Caravaggio sono nel mio
linguaggio. Le opere di Giorgio dna. Il mio approccio al lavoro è
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