Page 78 - Mediterraneo e dintorni - nr 14
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SCRIPTA MANENT
                                                 di Daniela Rabia












                                   La malura di Cataldo Perri è


                                  il trionfo della vita sulla morte




                   he cos’è la Malura? La controra,   sia il romanzo della vita che vince   catena di dolore e di lacrime salate. È
                Cquel momento negativo che       sulla morte. Hanno perso tanti affet-  la salsedine del mare dello Jonio che
                segna per sempre l’esistenza  delle   ti e in maniera tragica Angiulì e Roc-  impregna le righe del romanzo; pro-
                persone. Cataldo Perri, medico per   co, i due giovani colpiti dalla malura,   tagonista assoluto il mare di Itarica
                mangiare e musicista per vivere,                                   con i suoi colori e le sue profondità
                come lui stesso ama definirsi, la met-                             depositarie d’amore evocate in una
                te al centro del suo primo romanzo,                                vecchia canzone marinara: Si vena
                edito Rubbettino. Un’opera sul do-                                 di maiu lu pisciu traffinu sbatta la
                lore certamente, quello che giunge                                 cura in cerca d’amuri. Lu trova na-
                inaspettato e stronca le vite umane                                tannu  ndu mari cchiù funnu, l’amu-
                ma al contempo le mette alla prova                                 ri è la perla cchiù rara du munnu. Se
                insegnando che  «la vita è sempre                                  nel corso dell’esistenza umana non
                pronta a sorprenderci nel male ma                                  si può sfuggire al proprio destino si
                anche nel bene” e che “muore solo                                  può scegliere però come affrontarlo
                chi spreca la propria vita, del proprio                            preparandosi a godere della gioia
                esistere non va sprecato nemmeno                                   che riempie i solchi scavati dal do-
                il tempo del dolore». Angiulì, Rocco,                              lore perché «la vita regala sprazzi di
                Mastru  Currà,  Cocorì,  ‘Mmaculata,                               felicità inaspettati e quando accade
                suor Matilde, Don Gaetano e tanti                                  ci  troviamo quasi  impreparati  per
                altri personaggi di carta si fanno di                              goderli in tutta la loro pienezza».
                carne ed escono dalle pagine in-                                   Cataldo Perri ci consegna questo
                tense del testo per far compagnia ai                               messaggio intimo e potente col
                lettori che non possono non inna-                                  suo, col nostro “Malura”:  «a volte il
                morarsi dei luoghi, dei sentimenti                                 punto più estremo del dolore lam-
                autentici, delle trame che s’intrec-                               bisce un piccolo solco di felicità,
                ciano, dei sapori veraci, dei suoni                                come il punto estremo della notte
                delle chitarre acustiche vissute e                                 lambisce il primo timido chiarore
                dei piani armonici, della capacità di                             dell’alba». E noi ne facciamo teso-
                sperare oltre la sventura. Se “Il fuoco   ma il loro amore è capace di avere   ro arricchiti da una lettura che è al
                è la prova dell’oro, la sventura quel-  l’ultima parola sulle beffe del de-  contempo musica e poesia e che in
                la dell’uomo forte” come affermava   stino «e la nascita dei due gemel-  ogni rigo ci sembra accompagnata
                Seneca, le donne e gli uomini  trat-  lini erano da considerarsi proprio   dalle corde della sua chitarra acu-
                teggiati dalla penna dell’autore di   conseguenza e frutto di quelle vite   stica. Una chitarra che ci culla an-
                Cariati sono tutti decisamente forti,   spezzate in giovane età». Saranno le   cora dopo che a malincuore abbia-
                oltre ogni ragionevole immagina-  nuove vite coi loro sorrisi a porre fine   mo girato l’ultima pagina di questo
                zione. E la loro forza fa sì che questo   alla malura e ad interrompere una   indimenticabile romanzo.















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