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vità in cui sono coinvolti sono lanci follower falsi. Grazie a bot, software gerenze dei brand, pur esprimendo
di prodotto, inviti a eventi, viaggi e automatici e profili non reali, i fake comunque un giudizio soggettivo
placement ma l’82% degli influencer influencer possono incrementare e personale. Del resto, gli influencer
conferma che i post sponsorizzati in modo fittizio la propria audience non sono solo confinati al mondo
sono la principale fonte di guada- di follower. Occorre, quindi, tenere social e web: anche le campagne
gno. Il 90% degli opinion leader di- sempre presente che gli influencer pubblicitarie attraverso i media “tra-
chiara che l’influencer marketing è non sono soggetti imparziali e non dizionali” sono costellate da perso-
efficace se si tratta di generare brand
awareness, mentre il 69% sostiene
che aiuti ad influenzare le vendite.
In uno scenario di questo tipo, come
possiamo affermare senza remore
che i giudizi espressi dagli influencer
siano realmente oggettivi? La demo-
crazia digitale, resa possibile dallo
sviluppo esponenziale del web e dei
dispositivi di comunicazione mobile,
ha sostituito i vecchi “consigli per gli
acquisti” delle televendite con i con-
sigli “da casa” di più o meno affermati
influencer.
Gli influencer non sono, quasi
mai, garanti di valutazioni terze,
oggettive e imparziali. Quelle che per forza ciò che viene raccontato naggi famosi. Il testimonial degli
esprimono sono opinioni soggettive rappresenta verità e reale valore spot pubblicitari, infatti, non è altro
sempre più spesso influenzate da aggiunto per il pubblico di follower. che l’antenato per tv dei moderni
brand e agenzie che acquistano vi- Troppo spesso ci si dimentica che, influencer che assume una nuova
sibilità e feedback positivi dagli opi- ogni volta che si esprime un parere e veste, talvolta forzata, sicuramente
nion leader di ogni settore. L’autorità si crea una recensione, si compie un spiritosa. L’assenza di oggettività
degli influencer, inoltre, raramente atto che ha una responsabilità socia- prima discussa, infatti, si ripercuote
si basa su un background formati- le: con le nostre opinioni condizio- esattamente allo stesso modo anche
vo e culturale pertinente con l’area niamo, in modo più o meno ampio, nel ruolo del testimonial. La differen-
di “competenza” all’intero dei social i comportamenti di altre persone. za è però sostanziale: il testimonial è
network. Questo presupposto, spes- troppo di frequente, invece, chi palesemente una figura puramente
so considerato scontato, viene di ricopre il ruolo di influencer rima- pubblicitaria. Non crederete davve-
frequente a mancare nella realtà dei ne indifferente davanti a questa ro che sia l’ex capitano della Roma, in
fatti. Un nuovo concetto, pertanto, si riflessione preferendo un atteg- casa Totti, a fare il bucato con le Dash
sta affacciando nel (vastissimo) glos- giamento edonistico e individua- Pods? È un fuoriclasse, ma di sicuro
sario delle definizioni del marketing: listico. Lo scenario pare apocalittico, non del bucato. Così come Chiara
fake influencer. ma in realtà questi “cortocircuiti” nel Ferragni, che sicuramente tiene alla
Un fake influencer è un opinion le- mondo social non coinvolgono tutti: bellezza dei suoi capelli, ma forse
ader del web che, però, ha costru- alcuni influencer riescono a rima- non utilizza lo shampoo Pantene per
ito la sua popolarità acquisendo nere indipendenti rispetto alle in- mantenerli morbidi e setosi.
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