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nardo attendendo al disegno farebbe alcun profitto.
Stupì Andrea nel veder il grandissimo principio di
Leonardo...». E Leonardo da Vinci entrò nella botte-
ga del Verrocchio.
Andrea del Verrocchio e la sua bottega. Siamo a Fi-
renze, una città in pieno fermento culturale e in gran-
de crescita. In questa prosperosa fase rinascimentale,
sotto l’egida dei Medici, Andrea di Michele di Fran-
cesco di Cione detto Il Verrocchio, crea la sua bottega
che diventa ben presto una delle più fiorenti. Il gio-
vane Leonardo fece ingresso in questa bottega all’età
di sedici anni: era il 1468. Per capire la poliedricità
di Da Vinci dobbiamo proprio fermarci ad analizzare
la bottega del Verrocchio. Qui infatti andiamo oltre i
classici insegnamenti sul disegno e sulla pittura. In
queste “scuole” per artisti, venivano insegnate an-
Leonardo da Vinci, Testa
di fanciulla (studio per che le Artes Mechanicae, ossia tutte quelle discipline
la Vergine delle Rocce), necessarie per saper costruire una chiesa, un ponte
ca. 1483-1485. Punta
metallica e lumeggiature o una complessa scenografia teatrale. L’artista dove-
di biacca su carta va infatti anche essere un esperto in ingegneria, in
preparata ocra chiaro,
mm 181x159. In mostra matematica, storia, geometria, prospettiva, natura.
a Torino presso i Musei Questo perché l’Arte andava di pari passo con gli ul-
Reali all’esposizione
“Leonardo da Vinci. timi studi sulle arti tecnico-scientifiche. Un esempio
Disegnare il futuro” su tutti di questa incredibile evoluzione nel Rinasci-
Biblioteca Reale, inv. mento ci è data dalla cupola di Santa Maria del Fiore
15572 D.C. - Dis.it 1/19
realizzata da Filippo Brunelleschi che qui utilizza,
per la prima volta, la prospettiva lineare.
«Chi mai sì duro o sì invido non lodasse Pippo archi-
tetto vedendo qui struttura sì grande, erta sopra e’
cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti e’ popoli
toscani, fatta sanza alcuno aiuto di travamenti o di
copia di legname, quale artificio certo, se io ben iudi-
Leonardo da Vinci, Testa virile di profilo incoronata di alloro,
ca. 1506-1510; sanguigna e inchiostro su carta, mm 168x125. In mostra a
Torino presso i Musei Reali all’esposizione “Leonardo da Vinci. Disegnare
il futuro”. Biblioteca Reale, inv. 15575 D.C. - Dis.it 1/29
«L’apprendistato di
Leonardo presso
il Verrocchio è un
percorso di formazione
multidisciplinare. Non
è un caso che proprio in
questa bottega si siano
formati artisti famosi
in tutto il mondo»
Paesaggio inv. 8P, 1473, Leonardo da
Vinci. Conservato presso il Gabinetto dei
Disegni e delle Stampe della Galleria degli
Uffizi. (Concesso in prestito al Museo
Leonardiano di Vinci per le prime sei
settimane dell’esposizione “Leonardo da
Vinci. Alle origini del genio” che si tiene
dal 15 aprile al 15 ottobre 2019). È il primo
disegno conosciuto da lui realizzato, datato
5 agosto 1473.
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