Page 41 - Mediterraneo e dintorni - nr 11
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appunti sugli studi anatomici – ci  chiediamo: come
            è diventato artista, scienziato e inventore? Come ha
            fatto a realizzare opere che spaziano dai dipinti ai
            progetti di lavoro di ingegneria?
            Per comprendere come Leonardo sia diventato un
            indiscusso  genio  poliedrico  dobbiamo  dare  uno
            sguardo alla sua biografia, in particolare dobbiamo
            partire dall’analisi degli anni della sua formazione e
            del suo apprendistato a Firenze.
            Come nasce un genio: la sua formazione.  Leonar-
            do nasce nel 1452 a Vinci, un piccolo borgo vicino a
            Firenze. Il primo documento che abbiamo su di lui
            si riferisce alla sua nascita che viene annotata dal
            nonno Antonio, il quale su un libro scrive: «1452.
            Nacque un mio nipote figliuolo di ser Piero mio fi-
            gliuolo a dì 15 aprile in sabato a ore 3 di notte. Ebbe
            nome Lionardo». La madre non viene menzionata in
            queste note: Leonardo è infatti figlio di una relazio-
            ne illegittima tra ser Piero da Vinci, facoltoso notaio
            fiorentino, e Caterina,  di cui ancora oggi non abbia-
            mo molte informazioni. Il padre ser Piero è un uomo
            colto e comprende la predisposizione per il disegno
            del giovane da Vinci, e decide di portarlo a Firenze
            dal suo amico pittore Andrea del Verrocchio. A tal
            proposito, Giorgio Vasari ci racconta che «gli portò
            ad Andrea del Verrocchio, che era molto amico suo,
            e lo pregò strettamente che gli dovesse dire, se Lio-  Codice Trivulziano 2162, p. 59 (Milano, Archivio Storico Civico e
                                                              Biblioteca Trivulziana) Comune di Milano © Tutti i diritti riservati






            for the design of the young Da Vinci, and so he decides to
            take him to Florence, a city in full cultural ferment, at the
            workshop of his friend painter Andrea del Verrocchio. The
            young Leonardo entered this shop at the age of sixteen: it
            was 1468. To understand the versatility of Da Vinci we
            must stop and analyze Verrocchio’s workshop. Here in fact
            we go beyond the classical teachings on drawing and pain-
            ting. In these “schools” for artists, the Artes Mechanicae
            were also taught, that is all those disciplines necessary to
            know how to build a church, a bridge or a complex theatrical
            scenography. The artist also had to be an expert in enginee-
            ring, in mathematics, history, geometry, perspective, natu-
            re. This is because the Art went hand in hand with the latest
            studies in the technical-scientific arts.
            Towards the concept of “modern artist”. Leonardo’s
            apprenticeship at Verrocchio is therefore a path of multi-
            disciplinary training. It is no coincidence that in this shop
            famous artists were formed all over the world such as, in
            addition to Leonardo, Sandro Botticelli, Pietro Perugino,
            Domenico Ghirlandaio and Luca Signorelli. We can then
            say that Leonardo was born with a variety of talents and
            ingenuity, but that it was Verrocchio’s workshop that gave
            him the first tools necessary to start him on a successful path
            in the various fields. We arrive now to 1472 when the twen-  Giovanni Antonio Boltraffio, Busto di Cristo giovane con corona di spine
            ty-year-old Da Vinci is enrolled in the register of painters of   e foglie di edera, inizio XVI secolo, punta metallica su carta preparata di
                                                              azzurro, mm 305x220.  In mostra a Torino presso i Musei Reali all’espo-
                                                              sizione “Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro”  Biblioteca Reale, inv.
                                                              15587 D.C. - Dis.it 1/33


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