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stra storia di importanza capitale.
I Borbone, la Repubblica Parteno-
pea, Napoleone, il Congresso di
Vienna, il Regno d’Italia. L’Italia.
È casa nostra questo edificio, ma
a chi la racconto? A me stesso, a
mia moglie. Che mi ama, e quindi
mi segue, come io lei. E voglio ri-
prenderla da lontano come fosse
un puntino mentre approccio uno
degli ingressi laterali di questo
edificio, che è lo splendore del Set-
tecento italiano, di Vanvitelli. Di
un mondo che è scomparso ma ci
parla con un fragore quasi chias-
soso attraverso gli stucchi, le de-
corazioni, ed il loro disfacimento
in mezzo ad un flusso circolatorio
di persone analogo a quello ve-
neziano, solo più lontano. Ecco,
la Reggia è l’isola di Tarkovskij in
Solaris. È qui, ma è come se non
esistesse. Ed ancora Ercolano,
dove la forza dell’annichilimento
della percezione è talmente for-
te da farmi fare fatica. Perché il
luogo in se urla, con i suoi fram-

A destra: Venezia; in basso: Roma, Tangenziale

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