Page 69 - Mediterraneo e dintorni - nr 9
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hAppy bIrThdAy, unIFIcATIon    badly committed in 1861, seeming an
              on march 17, 1861 vittorio     annexation of the Savoy against the
              emanuele II officially proclaimed the   South  unjustly  humiliated.  Yet  the
              birth of the Kingdom of Italy  centralist epilogue imposed by the Turin
                                             government and poorly managed in the
                 atriae unitati, civium libertati   following  years,  with  the  complicity
              Pis the slogan that dominates the   of the entire Italian ruling class, of the
              propylaea of the Vittoriano in Rome. A   north and south, was not the only project
              reminder  to  suggest  an  indispensable   advocated  during  the  Risorgimento.
              assumption:  we  are  united  more  free,   The generation of the young bourgeois
              and what matters is to be free, that is   and  aristocrats,  who  grew  up  on  the
              to assert our rights, but it is better to   liberal  ideals arising  from the  French
              do it together. In the middle, between   Revolution, had divided on the forms to
              that slogan and us, there is more than a   be given to the country that they thought
              century of travails whose best fruit was   to  reunite one thousand and  three
              the Democratic Republic of 1946 with   hundred years away from Cassiodoro’s
              the Constitution that today makes us   Regnum Italicum. There was the project
              free and equal within national borders.   of the Catholics who saw in the Pope
              But until when? Let’s take a step back.   the summit of the new government, the
              The  unification  process  had  been   Federalists  who  tried  to  approach  the




            nel corso del Risorgimento. La ge-                                affittare case ai meridionali a cen-
            nerazione dei giovani borghesi e                                  to anni dall’Unità, quando ormai
            aristocratici, cresciuti sugli ideali                             era chiaro che lo sviluppo indu-
            liberali scaturiti dalla Rivoluzione                              striale del nord si reggesse sulla
            francese, si era divisa sulle forme                               manodopera a buon mercato dei
            da dare al Paese  che pensavano di                                disperati del sud, quindi sull’arre-
            riunificare a mille e trecento anni                               tratezza del Mezzogiorno. Guar-
            di distanza dal Regnum Italicum di                                dando oggi a ciò che l’Italia è di-
            Cassiodoro. C’era il progetto dei                                 ventata, una potenza industriale
            cattolici che vedevano nel Papa il                                seppure in recessione, stato fon-
            vertice del nuovo governo, i fede-                                datore della Comunità europea,
            ralisti che cercavano di avvicinare                               coprotagonista, pur con tanti li-
            gli staterelli senza fonderli, i re-                              miti e debolezze, sullo scacchiere
            pubblicani come Garibaldi e Maz-                                  diplomatico internazionale, e so-
            zini. Si finì come si sa a creare uno                             prattutto una società in cui i diritti
            stato centralizzato e monarchico                                  sono uguali per tutti da nord a sud
            estendendo  i  confini  del  Regno                                (non la qualità stessa dei diritti,
            di Sardegna dei Savoia con una   tica  economica  di  cui  paghiamo   ahinoi) può essere certamente po-
            montante  Questione  Meridiona-  ancora lo scotto e di pregiudizi   sitivo il giudizio sulla necessità di
            le irrisolta, un acuirsi del divario   che vanno dalle teorie razziste di   mantenere  unito  il  Paese.  Tutta-
            nord-sud carico di errori di poli-  Lombroso al rifiuto dei torinesi di   via, ancora una volta, si avverte























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