Page 7 - Mediterraneo e dintorni - nr 8
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TURISMO/TOURISM

                                           Le grotte






                                            di Zungri







                                                   e l’ultima





                                 degli Sbariati






                                                                    di Maria Caterina Pietropaolo


                                            ungri  è un vil-  posto da oltre una cinquantina di
                                            laggio rupestre   grotte di diverse dimensioni e for-
                                            di  straordinaria   ma, si sviluppa lungo un ampio
                            «Zbellezza.  Loca-                costone roccioso, detto anche de-
                             lizzato ai margini del nuovo abi-  gli Sbariati, che si affaccia sulla fiu-
                             tato in una zona che si chiama si-  mara  Malopera.  L’insediamento,
                             gnificativamente “i Fossi”, nome   articolato su più livelli, è attraver-
                             che compare insieme a quello di   sato da una scalinata tagliata nella
                             “Cavernoli”  già  nel  1586  negli   roccia che presenta una canaletta,
                             scritti  di  Monsignor  Del  Tufo,  è   anch’essa scavata, funzionale alla
                             stato  in  parte  frequentato  fino  a   raccolta delle acque. Alcune grot-
                             tempi  non  lontani.  Tuttavia,  l’u-  te si articolano su due livelli e mol-
                             so più recente di alcune grotte ha   te conservano all’interno nicchie
                             solo  in parte intaccato l’aspetto   e numerosi altri elementi funzio-
                             originario e così l’abitato si pre-  nali alle necessità del quotidiano.
                             senta come un insediamento in    Talvolta l’esterno degli ingressi è
                             cui è ancora possibile cogliere tut-  impreziosito da incisioni che, imi-
                             ta la complessità e la raffinatezza   tando i portali in pietra, ne trac-
                             del vivere in grotta. Ci troviamo,   ciano stipiti e archi. Accanto alle
                             infatti, in un ambiente antropiz-  abitazioni, che conservano i segni
                             zato dove niente è stato lasciato   di più recenti frequentazioni (for-
                             al caso e dove la mano esperta   no da pane, muri in pietra, scale
                             dell’uomo,  munitasi di scalpel-  in legno), è possibile registrare la
                             li e di picconi a doppia punta, ha   presenza di ambienti destinati al
                             saputo immaginare e realizzare   ricovero degli animali, altri anco-
                             ambienti, percorsi, servizi in cui,   ra che conservano piani di lavoro,
                             non di rado, è stata raggiunta la   altri destinati alle attività produt-
                             perfezione tecnica e funzionale.   tive: è il caso di un piccolo pal-
                             Qui l’uomo, forse più che altrove,   mento posto all’inizio dell’abitato
                             ha saputo, con ingegno, misurarsi   e di una calcara, quasi interamen-
                             costantemente con la natura ed ha   te ricavata nella roccia.»  Così il
                             ponderato, con grande esperien-  noto archeologo Francesco Cuteri
                             za, ogni attività. L’abitato, com-  descrive, sotto l’aspetto più pura-
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