Page 94 - Mediterraneo e dintorni - 4-2020
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Di Mnemosine è questo sepolcro. Quando ti toccherà di morire
                                        andrai alle case ben costrutte di Ade: c’è alla destra una fonte,
                                               e accanto a essa un bianco cipresso diritto;
                                             là scendendo si raffreddano le anime dei morti.
                                            A questa fonte non andare neppure troppo vicino;
                                              ma di fronte troverai fredda acqua che scorre
                                           dalla palude di Mnemosine, e sopra stanno i custodi,
                                                che ti chiederanno nel loro denso cuore
                                             cosa vai cercando nelle tenebre di Ade rovinoso.
                                            Dì loro: sono figlio della Greve e di Cielo stellante,
                                              sono riarso di sete e muoio; ma date, subito,
                                           fredda acqua che scorre dalla palude di Mnemosine.
                                    E davvero ti mostreranno benevolenza per volere del re di sotto terra;
                                         e davvero ti lasceranno bere dalla palude di Mnemosine;
                                         e infine farai molta strada, per la sacra via che percorrono
                                           gloriosi anche gli altri iniziati e posseduti da Dioniso


































                  Laminetta
                                                         Testo originale:
                                            Μναμοσύνας τόδεἔργον. ἐπεὶἂνμέλληισι θανεῖσται
                                            εἰςἈίδαο δόμουςεὐήρεας• ἔστ’ ἐπὶ δ<ε>ξιὰκρήνα,
                                                πὰρ δ’αὐτὰνἑστακῦα λευκὰκυπάρισσος•
                                              ἔνθα κατερχόμεναι ψυ(χ)αὶ νεκύωνψύχονται.
                                             ταύτας τᾶςκράνας μηδὲσχεδὸνἐγγύθενἔλθηις•
                                            πρόσθενδὲhεὑρήσειςτᾶςΜναμοσύνας ἀπὸ λίμνας
                                           ψυχρὸνὕδωρ προρέον• φύλακες δὲ ἐπύπερθεν ἔασι,
                                               hοἳδέσεεἰρήσονται ἐνφρασὶ πευκαλίμαισι
                                                ὅττιδὴἐξερέειςἌιδοςσκότουςὀλοέεντος.
                                              εἶπον• ὓός Βαρέας καὶ Οὐρανοῦ ἀστερόεντος,
                                            δίψαι δ’ εἰμ’ αὖος καὶ ἀπόλλυμαι• ἀλλὰδότ’ ὦ[κα]
                                          ψυχρὸνὕδωρ π[ρο]ρέοντῆςΜνημοσύνης ἀπὸ λίμ[νης].
                                              καὶ δήτοιἐρέουσινhὑπο χθονίωι βασιλεί[αι].
                                             καὶ δήτοιδώσουσι πιεῖντᾶςΜναμοσύνας λίμνας•
                                            καὶ δὴ καὶ σὺχνὸνhὁδὸνἔρχεα<ι>hἅντε καὶ ἄλλοι
                                              μύσται καὶ βά(κ)χοιhἱερὰνστείχουσικλεινοί.




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