Page 60 - Mediterraneo e dintorni - 4-2020
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L’arte può e deve aiutarci,
rivelando quella presenzialità di essere eterno che
secondo Jaspers «può darsi che scongiurerà il
suicidio dell’umanità»
nel suo fenomeno ma negli elementi semantici che lo costituiscono,
mirando alla estrapolazione di frammenti equilibrati che restano
racchiusi sul piano bidimensionale della foto. Il contenuto spirituale
pertanto non viene più rappresentato dal pittore sulla tela, ma ricavato
dal circostante attraverso la lettura degli stessi elementi linguistici:
punti, linee, geometrie, forme colori. Per il principio di Equivalenza,
l’osservatore delle foto dell’Armonia nascosta avvertirà una risonanza
psicologica di quiete, di pace, che ne risveglierà la coscienza della
presenza in sé. Tutto proviene da un’Unità originaria. L’arte è
strumento di conoscenza che riconduce l’individuo a sentirsi parte
organica di un Tutto. L’armonia è l’integrazione delle differenze in un
quadro unitario.
Nell’epoca contemporanea la fotografia è il più potente mezzo di
comunicazione: la diffusione di una foto in tutto il mondo può essere
istantanea e non necessita di traduzioni. La fotografia dell’Armonia
nascosta scrive messaggi di pace in un linguaggio figurativo
universale, astraendone il contenuto dal dato reale. La ricerca è rivolta
al raggiungimento della verità, nella consapevolezza dell’insondabilità
del mistero e con la fede che l’uomo sia in cammino verso un progresso
che necessita di essere spirituale prima ancora che materiale. L’arte
può e deve aiutarci, rivelando quella presenzialità di essere eterno che
secondo Jaspers «può darsi che scongiurerà il suicidio dell’umanità»
perché «in questa presenzialità si raccoglie la speranza anche nel
fallimento della ragione e dell’esistenza».
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