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Walking through Choeung Ek, flaps of Cambodia and ended the massacre. and have taken over their life in the same
tissue and even human bones emerge A long period of war follows, in which communities where the victims live.
from the ground. These areas have the Cambodians are once again at the The tribunal for the crimes of the Khmer
been fenced off to avoid foot traffic. expense. The Khmer Rouge, including Rouge was established only in 2006: only
There are no days of remembrance Pol Pot, flee into the jungle on the Thai three men were sentenced, the Khmer
for this genocide, it is difficult to hear border and will never be caught. Pol Pot Rouge loyal to Pol Pot: Khieu Samphan,
about it, certainly it is not correct to will die in his bed in 1998. Even worse: head of state of the regime, Noun Chea
make a ranking of pain, but when a Democratic Kampuchea had a seat in the ideologue and Duch, the head of the
holocaust has been committed, it cannot UN until 1991. After the holocaust, there S-21 . Nothing else has been done, all
be canceled. This horror ended on was no immediate talk of justice, but of the Khmer Rouge with less important
January 7, 1979, when Vietnam invaded reconciliation, the Khmer Rouge are free positions have not even been judged.
Per me invece, la comprensione è impossibile, pur
avendo letto tanto sui Khmer rossi di Pol Pot e la
loro barbarie non sono riuscita a capire come l’idea
di riformare una società per renderla giusta ed
equa debba passare attraverso due milioni di morti.
Quello che sono riuscita a fare è non dimenticarlo
mai. Ho dimenticato i particolari dei templi di
Angkor, non ricordo più i nomi di tutti i wat visitati
in Cambogia, ma la sensazione di camminare in
quei luoghi di dolore e sentire le anime di chi lì
ha sofferto non mi ha mai abbandonato. Questo
massacro ha fine il 7 gennaio 1979, quando il
Vietnam invade la Cambogia e pone fine all’orrore.
Segue un lungo periodo di guerra, in cui a farne le
spese sono ancora una volta i cambogiani. I khmer
rossi, compreso Pol Pot, scappano nella giungla, al Museo del genocidio. Le confessioni
confine thailandese, e non verrano mai catturati.
Pol Pot morirà nel suo letto nel 1998.
“Pol Pot se n’è andato avendo sulla
coscienza il massacro di almeno un milione
e mezzo , forse due milioni di cambogiani
e la distruzione di una civiltà. Con lui
scompare una delle figure più inquietanti
del secolo. Inquietante, perché dietro la
sua apparente follia omicida, diventata
politica, c’era una logica che ha attratto
tanta attenzione e tante simpatie nel
mondo. Quella logica si chiamava
rivoluzione” Killing Field Choeung Ek
(Tiziano Terzani)
Ancora peggio: la Kampuchea Democratica dentro di loro, impresso nel dolore che i genitori
ha avuto un seggio all’Onu fino al 1991. Dopo sopravvissuti hanno trasmesso.
l’olocausto non si è parlato subito di giustizia, ma L’impunità dei Khmer rossi di Pol Pot.
di riconciliazione, i Khmer rossi sono liberi e hanno Il tribunale per i crimini dei Khmer rossi è stato
ripreso la loro vita nelle stesse comunità in cui istituito nel 2006. Solo la data spiega l’assurdità
vivono le vittime, che continuano ad avere paura di della procedura seguita, ventisette anni dopo la
loro. Le ripercussioni psicologiche sono forti, non fine del regime! Sono stati condannati solo tre
solo su chi ha subito direttamente l’orrore, ma anche uomini, i khmer rossi fedelissimi a Pol Pot: Khieu
sulle generazioni successive. Portano questo trauma Samphan, capo di stato del regime, Noun Chea
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