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in armonia con la promozione incentivare e promuovere tutte le tano il visitatore a muoversi len-
del lavoro e della vita dell’uomo attività economiche compatibili tamente, ad assaporare ciò che
è oggigiorno il Parco Artistico, con la tutela dell’ambiente, tra cui vede, a sostare di fronte ai pano-
Naturale e Culturale della Val stanno assumendo un ruolo im- rami e ai monumenti ma anche
d’Orcia che comprende i territori portante, negli ultimi anni, quel- davanti ai dettagli del paesaggio.
dei cinque comuni di Castiglione le per la produzione dei prodotti Che ci si sposti a piedi, in bici-
d’Orcia, Montalcino, Pienza, Ra- agricoli tradizionali e tipici. cletta o a cavallo, le antiche vie
dicofani e San Quirico d’Orcia. Tuttavia dire Val d’Orcia è troppo della Val d’Orcia offrono infatti
Le iniziative del Parco nascono generico: il territorio è vasto, ne una grande varietà di itinerari. A
da una riflessione precisa. In Val fanno parte gioielli architettonici queste modalità di spostamento
d’Orcia il paesaggio non è stato come Pienza; città indomite come è possibile abbinare anche il tre-
solamente creato dalla natura, Montalcino, patria del famoso no tra la primavera e l’autunno.
ma è stato plasmato nei secoli (e vino Brunello; rifugi arroccati su Abbandonata dai convogli ordi-
continua a trasformarsi anche speroni di roccia, come Radicofa- nari nel 1994, la linea ferroviaria
oggi) a seguito degli interventi ni e Castiglione d’Orcia; borghi di che collega Siena con la stazione
dell’uomo. Lo scopo del Parco è passo sulla Via Francigena, come di Monte Antico e Grosseto, pas-
di fare della cultura e della storia San Quirico d’Orcia. sando Asciano, Torrenieri e la
le risorse primarie di sviluppo, La Val d’Orcia non è fatta per es- valle dell’Asso, è oggi percorsa
per tutelare la Val d’Orcia sen- sere attraversata di corsa, da un dal Treno Natura. Utilizzare il
za trasformarla in museo a cielo turismo frettoloso e superficiale. treno per scoprire la Val d’Orcia è
aperto. Il Parco punta inoltre ad Viottoli, carrarecce, sentieri invi- sicuramente un modo nuovo che
WINTER IN vaL d’ORCIa
hen one thinks of Italian hilly
Wlandscapes, few places are as po-
tently evocative as those of Tuscany.
Soft green hills, interspersed with
rugged slopes eroded by wind and
water, which become almost lunar
between autumn and winter. On the
top there are small churches, small
villages, hermitages, ruins of towers
and crumbling castles, white ave-
nues of gravel and clay surrounded
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