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rara che nidifica in pochi punti
del bacino del Mediterraneo e che
rientrano nella categoria “pros-
sima alla minaccia”. Al fine di
scongiurare il pericolo la specie è
costantemente monitorata dagli
ornitologi europei e molti anima-
li vengono marcati quando sono
ancora nel nido. Metto a fuoco
sulle zampe e… tombola! C’è
un anello! La foto mostra chiara-
mente il codice identificativo, ap-
pena saremo a casa lo inseriremo
nella banca dati internazionale
per segnalarlo e scoprire la sto-
suo padre e alle sue zie allo stabi- chele potrebbe starsene nell’ac- ria di questo animale: quando
limento balneare, dove può stare qua e giocare a pallone, invece si e dove è nato, da chi è stato ina-
all’aria aperta, giocare, andare in incammina con noi sotto il sole nellato e quali spostamenti ha
bici e fare il bagno. Come suo pa- rovente di luglio. Quasi subito compiuto fino ad ora. Purtroppo
dre ha un interesse vivissimo per avvistiamo i primi fratini, i quali l’obiettivo della fotocamera mo-
il mondo naturale ed è un ottimo ci conducono presto alla scoper- stra anche tante, troppe zampe
osservatore e c’è (ci sarebbe) da ta del primo nido della giornata. amputate a causa dei rifiuti, un
aspettarsi che, vivendo in questo Non ce l’aspettavamo vista l’e- problema ancora sottovalutato
contesto sociale, culturale e fami- che colpisce ormai moltissimi
liare, imbraccerà presto il fucile a animali acquatici come uccelli
sua volta. Ma non oggi. Oggi qui e tartarughe. I rifiuti come reti,
ci siamo noi che, al contrario, im- lenze e fili di ogni sorta infatti si
bracciamo binocoli, macchine fo- attorcigliano a zampe, ali e becchi
tografiche e dispositivi GPS. Mi- e, nella migliore delle ipotesi, li
chele, quasi come se ci aspettasse, stringono progressivamente fino
ci viene incontro e ancor prima di ad amputarli. Guardandoci in-
dire “ciao” ci chiede se può veni- torno non facciamo fatica a scor-
re con noi e poi, rivolto a sua zia: gere sulla spiaggia molti di questi
“Posso andare con loro?”. La zia rifiuti-killer, ci sono reti e lenze
ci guarda con aria interrogati- da pesca abbandonate ovunque
va e noi, sinceramente contenti, e Michele, aiutato da me, comin-
rispondiamo “prendi acqua e state inoltrata ma sarà una gior- cia a rimuovere tutti quelli che
cappello!” Sa già cosa stiamo an- nata piena di sorprese: alla fine può riempiendosene le tasche per
dando a fare perché ormai sono scopriremo tre nuovi nidi per un smaltirli correttamente.
quattro anni che veniamo qui e totale di ben nove nuove uova. Nell’arco di un paio d’ore Miche-
il progetto “Una spiaggia per il Michele ci mette poco a imparare le ha identificato quattro nuove
Fratino” è assurto agli onori del- a riconoscere gli animali e i loro specie di uccelli che condivido-
la cronaca nazionale grazie ad un atteggiamenti e in breve tempo no il territorio con lui, ha visto
servizio in quattro puntate intito- si trasforma in un segugio, tanto con i propri occhi quanto sem-
lato “Un tipo da spiaggia”, curato che il terzo nido sarà proprio lui plici disattenzioni da parte no-
da Francesca Buoninconti e anda- a “stanarlo”. Durante i circa tre stra possano essere micidiali per
to in onda su Radio 3 RAI per la chilometri percorsi ci imbattia- queste ed altre specie, ha affina-
trasmissione “Tre soldi”; anche mo inoltre in un nutrito gruppo to il suo spirito di osservazione,
lui e suo padre hanno rilasciato di gabbiani che riposano in riva ha conosciuto il fenomeno della
un’intervista e questo li ha resi ul- al mare e un’occhiata veloce ri- migrazione e i metodi del moni-
teriormente orgogliosi di essere vela che tra la maggior parte di toraggio faunistico, ha appreso
parte di un progetto di conserva- gabbiani reali Larus michahellis molte caratteristiche etologiche,
zione e tutela della fauna. A mare sostano tre gabbiani corsi Ichthya- ha sperimentato il gusto della ri-
ci sono già i primi bagnanti e Mi- etus audouinii, una specie ben più cerca e della scoperta, ha impara-
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