Page 67 - Mediterraneo e dintorni - nr 14
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con Silvia Frigato, Soprano
con Vadim Repin in prova con la Philharmonia Orchestra di Londra
bilisce con i musicisti dell’or-
chestra che con lei partecipano
all’esecuzione dell’opera. Cosa
può dirci in merito al suo perso-
nale modo di pensare la direzio-
ne d’orchestra?
Dirigere è certamente il più gran-
de privilegio al quale un mu-
sicista può ambire, poiché, nel
complesso processo esecutivo,
sono coinvolti con lui molti altri
musicisti che partecipano con la
loro diversa esperienza, capacità,
sensibilità esecutiva alla realizza-
ad ogni battuta, dandoti la sen- chestra Verdi di Milano, mi sono zione di un evento che, come tale,
sazione di viaggiare, come ben soffermato in particolar modo dovrebbe essere unico e irripeti-
descrive Baudelaire in una delle sul rapporto di empatia che sta- bile! Ma quel privilegio richiede
sue tante visionarie poesie: «mol-
lemente sospesi sulle ali di un
turbine cerebrale in un delirio pa-
rallelo…».
Quando esci da un lungo viag-
gio come quello che ti ha condot-
to fin nei più reconditi meandri
dell’Eroica, sei sufficientemente
rigenerato per affrontare altri
due grandi capolavori di Beetho-
ven: Coriolano (Ouverture) ed
Egmont (Ouverture), dove gli
eroi del passato si trasformano in
eroi del presente e del futuro, di-
ventando espressione di estrema
Bellezza, poiché entrambi hanno
combattuto una disperata batta-
glia per la Verità!
Ho avuto modo di studiare a
fondo il suo percorso artistico,
le grandi orchestre internazio-
nali che ha diretto e i solisti con
i quali ha collaborato. Guardan-
do i video delle prove con l’or-
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