Page 62 - Mediterraneo e dintorni - nr 14
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STORIA/HISTORY


                I martiri d’Otranto







                di Egidio Chiarella



                       alento, provincia di Lecce.   venti molto forti di quel giorno   La storia ha assegnato alla comu-
                       Terra di profumi e di sto-  mutarono la rotta.  Un esercito   nità cristiana otrantina l’onere
                       ria millenaria. In questi   con  circa  18.000  uomini,  a  bor-  tragico e luttuoso di subire un as-
                Sgiorni la città di Otranto                                        salto senza precedenti, scriven-
                ci offre una delle sue ricorrenze                                  do  di  riflesso  una  delle  pagine
                più antiche e famose nel mondo.                                    più vive di testimonianza civile
                La comunità pugliese infatti con                                   e religiosa. Un vero tassello per
                una emozionante celebrazione                                       il patrimonio storico e spirituale
                ricorda i suoi 813 eroi martiri, de-                               d’Italia. L’assedio, privo di alcu-
                capitati dagli Ottomani il 14 ago-                                 na  vera  resistenza,  durò  per  14
                sto 1480. Bisogna andare con la                                    lunghe giornate con le bombarde
                mente al 28 luglio di 539 anni ad-                                 turche che, a raffica, bersagliava-
                dietro. Il sultano turco Maometto                                  no la città da terra e dal mare tra-
                II,  ostile alla concorrenza vene-                                 mite grosse palle di pietra ancora
                ziana nell’Adriatico, autorizzò                                    oggi visibili.
                il generale Gedik Ahmet Pascià                                     L’11 agosto,  dopo  aver abbat-
                (governatore  di  una  parte della                                 tuto una porta secondaria tra le
                provincia albanese di Velona) ad   do di 150 navi partiti da Velona,   mura, gli assalitori entrarono in
                uno sbarco  in Italia. L’approdo   trovò il suo scalo ideale presso la   città.  Il massacro cominciò con
                da  cui  iniziare il nuovo  assalto   zona dei laghi Alimini, oggi Baia   ogni crudeltà per le strade e nel-
                era inizialmente Brindisi, ma i   dei Turchi, a ridosso di Otranto.   le case. L’obiettivo principale


                                                   Cattedrale di Otranto, cappella dei Martiri











































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