Page 75 - Mediterraneo e Dintorni - Numero 1
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L’ERETICO
                                              a cura di  Massimiliano Capalbo



            La bellezza di Napoli e



            la dissonanza cognitiva di Cirò





              n una recente edizione del TGR  sarebbe mai sognato di associare  senso e signi cato, tutto vuole
            ICalabria l’ultima notizia del  l’immagine del vino a quello delle  dire il contrario di tutto, la babele
            sommario mi colpisce come se  moto enduro, in un’epoca stori-    è a portata di mano. Turismo so-
            avessi sentito una bestemmia:  ca in cui la purezza e la salubrità  stenibile, biologico etc. Quando i
            “gimcana tra le vigne - annuncia  dell’ambiente stanno diventando  signi cati non sono condivisi si ri-
            la giornalista - 14 campioni di en-  parole chiave in grado di dare un  schia di perdere per strada il sen-
            duro nel cirotano per promuove-  vantaggio competitivo a chi sa  so del proprio agire.
            re il territorio all’insegna di sport,  tutelarli ma, soprattutto, comu-  Un’iniziativa che mi ha colpito
            natura ed enogastronomia“. Si è  nicarli. In Val d’Orcia, ad esempio,  positivamente, invece, arriva da
            trattato di una due giorni voluta  Giancarlo Cignozzi piccolo pro-  Napoli e si chiama “Accogliere Ad
            dall’imprenditore Nicodemo Li-   duttore di Brunello di Montalcino,  Arte”, de nito un progetto di for-
            brandi per promuovere il territo-  sta sperimentando dal 2008 una  mazione dell’anima ideato dalla
            rio all’insegna di sport, natura ed  viticoltura ecosostenibile, chia-  storica dell’arte Francesca Ami-
            enogastronomia. Il servizio parte  mata biosonorità, sostenuta dalle  rante. Un vero e proprio corso
            con un’immagine che mostra del-  note della musica classica (in par-  professionale rivolto a tassiti, vigi-
            le moto enduro, avvolte nella pol-  ticolare quella di Mozart) di usa  li urbani e personale di accoglien-
            vere e nello smog che sollevano  tra le vigne con degli impianti di  za dei musei (e a breve a ristorato-
            al loro passaggio, che sfrecciano  ampli cazione.                ri, autisti di autobus e dipendenti
            tra le vigne del noto imprendi-  Certamente le moto avranno at-  del porto) che ogni giorno hanno
            tore del vino calabrese e scalano  traversato le vigne di Librandi per  a che fare con i turisti, volto alla
            alcune colline coltivate a ulivi. Il  pochi minuti, per consentire alla  valorizzazione  della grande bel-
            giornalista lo de nisce: «un viag-  troupe televisiva di fare le ripre-  lezza del territorio napoletano e
            gio sui sentieri della transumanza  se (sono una persona di mondo,  del patrimonio artistico che ca-
            che ha visto i piloti tra le colline di  conosco come funzionano questi  ratterizza la città perché, come
            Cirò, Casabona e Car zzi attraver-  teatrini promozionali) ma l’im-  sostengo da tempo, occorre co-
            sare un paesaggio ricco e variega-  magine che viene restituita non è  minciare a fare marketing interno
            to dove si è consolidato il sigillo  certamente delle più invitanti. Ci  (rivolto a chi vive e lavora nel ter-
            tra sport e natura».             sono modi e modi per fare notizia.  ritorio) e smetterla di invitare i tu-
            Io ho un grande rispetto per l’im-  Secondo l’enologo-scienziato La-  risti in luoghi che non sono pronti
            prenditore Librandi, lo considero  nati “girare in moto tra i vigneti è  ad accoglierli o che sono a etti da
            tra le risorse di questo territorio,  un modo per scoprire la natura  dissonanza cognitiva.
            in altre circostanze ha organizza-  ma anche per trasmetterla“. Io
            to eventi e iniziative che hanno  ormai non mi stupisco più di nul-         www.ereticamente.it
            dato lustro alla Calabria, ma credo  la perché le parole hanno perso
            che con questa abbia commesso
            un grosso autogol. Non so se l’i-
            dea sia venuta a lui o se sia stata
            suggerita dall’enologo-scienzia-
            to Donato Lanati che ha guidato
            il gruppo unendo, come ci ricor-
            da il giornalista, “la sua passione
            per il vino con l’amore di sempre:
            l’enduro” ma penso che nessun
            suo  collega toscano  o veneto si



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