Page 28 - Mediterraneo e Dintorni - Numero 1
P. 28

Tanto per gradire, e poiché amo immergermi nell’at-  mia terra: è “Il Concerto” di Mattia Preti. E mi emo-
               mosfera dei luoghi che visito (io lo de nisco… tu-  ziono un’altra volta.
               rismo  totale) mangio una  tortilla de patatas  e me  Le giornate trascorrono veloci, e una parte impre-
               l’accompagno con una freschissima cerveza. L’ap-  scindibile di questo viaggio è rappresentata dalla
               partamento che ho  ttato per il soggiorno si rivela  gastronomia: in ogni dove si può mangiare bene,
               da subito  l’idea più azzeccata: posso raggiungere  ma è soprattutto nel quartiere La Latina che trion-
               qualsiasi angolo della capitale a piedi, e proprio nelle  fano i locali, specialmente alla Calle de la Cava Baja
               adiacenze di Puerta del Sol si trovano i barrios più ca-  dove mi attardo tra le  tapas  nella deliziosissima
               ratteristici: Sol, Santa Ana, Huertas sono pieni di gen-  osteria La Perejila. Madrid mi ha preso davvero, per
               te  no a tardi, si beve un po’ di sangria, si ascolta mu-  la gola e non solo. Pur non avendo un monumento
               sica, si assiste a qualche spettacolino nelle piazzette.  importante con cui identi carsi, come succede per
               Da queste parti scopro casualmente il Cafè Central,  Roma, Londra o Parigi, ha edi ci così imponenti, ec-
               magni co tempio del jazz reputato il numero uno in  cellentemente mantenuti e curati ed esteticamente
               Spagna. E intanto si è fatto davvero tardi; ma come  prestigiosi che nell’insieme costituiscono un monu-
               diceva Hemingway “a Madrid nessuno va a dormire  mento di uso. Credo davvero che l’architettura di
                nché non si è uccisa la notte”.                 Madrid ne sia l’elemento caratterizzante. Esistono
               Nei giorni seguenti, e rigorosamente a piedi, scopro  ovviamente luoghi-simbolo: il Palacio Real, l’edi -
               sempre meglio questa meravigliosa capitale impe-  cio Metropolis, il mercato di San Miguel, il Teatro.
               riale e, piani cando le cose da vedere, comincio a  Ottimamente curato anche il Parco del Buen Retiro.
               realizzare che… sette giorni non mi basteranno!  Ottengo conferma alla mia impressione iniziale: qui
               Così non perdo tempo ed inizio dai Musei: precisa-  il decoro è davvero un totem.
               mente non so nemmeno quanti ce ne siano. Inizio a  Senza accorgermene, la settimana madrilena volge
               visitare il Prado, o per meglio dire, i suoi pezzi forti:  al termine e mi accorgo che sulla mia lista di cose
               “Las Meninas” di Velazquez, qualcosa di Botticelli,  da fare manca ancora tanto! Ma si può andar via
               Goya e Ra aello. Molto interessante anche il Museo  da qui senza entrare in un tablao per ammirare il
               Reina So a, celebre per “La Guernica” di Picasso, ma   amenco? Così la sera mi butto nel rinomato Villa
               anche per i capolavori di Dalì e Mirò. Enorme anche  Rosa, che si conferma essere lo spettacolo di colori
               il Museo Thyssen - Bornemisza con i suoi pezzi forti  e ritmo che mi avevano annunciato e che le parole
               del Caravaggio, Van Gogh e Gaugin; ma, inaspetta-  di Garcia Lorca avevano ben descritto: “Ciò che av-
               tamente, ad una parete trovo appeso un po’ della  viene in questi artisti è un qualcosa di nuovo che


                                                           Med 26
   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32   33