Page 29 - Mediterraneo e dintorni - nr 13
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Stele di Metternich fu poi ritrovata
                                                                               ad  Alessandria d’Egitto durante
                                                                               le opere di ristrutturazione di un
                                                                               convento  francescano.  Sappiamo
                                                                               però che nel 1828 il kedivè Moha-
                                                                               med Alì la mostrò e ne fece dono
                                                                               al cancelliere d’Austria, il principe
                                                                               di Metternich, da cui prese il nome
                                                                               e che la custodì per molti anni nel
                                                                               suo castello di Köenigswart, in
                                                                               Boemia. Dopo l’acquisto da parte
                                                                               di Jean Lombard, un antiquario
                                                                               di Ginevra, nel 1950 la stele entrò
                                                                               a far parte del Metropolitan Mu-
                                                                               seum di New York che ne dispose
                                                                               l’acquisto per incrementare la sua
                                                                               cospicua sezione egizia.
            Parte alta della Stele centinata, con le vignette dei registri I-V. (Credit ph: The Metternich Stela by Nora
            E. Scott. Metropolitan Museum of Art Bulletin. www.jstor.org)      La Stele di Metternich fu scolpita
                                                                               in un unico blocco di grovacca e
                                                                               misura cm 92x33 circa, compreso
                                                                               l’ampio zoccolo su cui si ha l’im-
                                                                               pressione che la stele sia stata sem-
            tenuta nei testi e nelle immagini   metro di altezza, sia per il suo sor-  plicemente poggiata. Le cornici
            si trasferisse su di essa. L’acqua   prendente stato di conservazione.   verticali contengono delle esorta-
            così trattata veniva poi utilizzata   Fu realizzata durante le fasi finali   zioni pronunciate dalle due divi-
            complementarmente ai rimedi       del regno dell’ultimo sovrano del-  nità che gli sono accanto. Dice Isi-
            naturali, come se la sua potenza   la trentesima ed ultima dinastia   de: “Non temere, non temere figlio
            sovrannaturale potesse innescare   egizia, Nectanebo II (360-343 a.C.),   mio Horus sono attorno a te come
            e  determinare  l’efficacia  del  me-  poco prima dell’inizio della secon-  tua protezione, io tengo ogni male
            dicamento applicato. La Stele di   da dominazione persiana (343-332   lontano da te e da tutti quelli che
            Metternich rappresenta uno de-    a.C.), che verrà poi spazzata via a   soffrono allo stesso modo”. E Thot
            gli esempi più rilevanti di questa   sua  volta  dall’arrivo in  Egitto  di   aggiunge: “Sono venuto dal cielo
            tipologia di reperti, sia per le sue   Alessandro il Grande (332 a.C.).  sotto l’ordine di Ra per protegger-
            dimensioni che si avvicinano al   Non sappiamo il motivo per cui la   ti nel tuo letto ogni giorno, e tutti


                                                    Registri IV-VIII, Arpocrate sui coccodrilli, Iside e Thot.  (Credit ph: The Metternich Stela by
                                                                 Nora E. Scott. Metropolitan Museum of Art Bulletin. www.jstor.org)
            ased one will  be associated with
            Osiris, whose vicissitudes  had
            transformed him from  a  mortal
            king into a divinity. Harpocrates
            - Greek corruption of Her-pa-khe-
            red, Horus child - thus becomes
            the protective deity of those who
            are threatened  by the same ani-
            mals that endangered his young
            life,  in  the hope  that  the magic
            formulas used  by Isis will have
            the same beneficial effect.
            The vertical  frames of  the Stela
            contain exhortations pronoun-
            ced by  the two  gods standing
            next to him. Isis says: “Fear not,
            fear not my son Horus they are
            around you as your protection,
            I keep every evil away from you
            and from all those who suffer in



                                                                                     Mediterraneo e dintorni - 27
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