Page 23 - Mediterraneo e dintorni - nr 13
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iL teMa: SitoS & Food, aNiMa MUNdi
Se nel concetto di ”armonia” risiede anche quello di “bellezza” - spiega il direttore
artistico Chiara Giordano - allora un respiro universale è avvertito dal singolo uomo
come da interi popoli; ma se ancor più forte è la percezione di universalità che la
creatività artistica restituisce, allora è bello scorgere, in contrappunto, un tema che
appartiene alla materialità quanto all’immaterialità, alla carne quanto allo spirito: il
cibo. Dell’anima, del corpo, sempre una necessità. Dalla notte dei tempi. Abbiamo
pensato, quindi, alla parola greca Sitos quale lingua internazionale antica, e a quel-
la inglese Food quale lingua internazionale contemporanea, per creare un ponte
ideale tra il passato, matrice nobile del mondo occidentale moderno, e il nostro
tempo che guarda al futuro, nel segno di una comunanza tutta posta nel familiare
quanto filosofico latino di ‘anima mundi’. La mela, con la sua potente valenza sim-
bolica, ne esprime sintesi e immagine. Questo il festival 2019 amerà raccontare,
suggerire, porgere. Il ‘cibo’, così, sarà un lieve controcanto, ma anche un riferimento
puntuale che, attraverso testi, degustazioni a tema, incontri, ricettari d’epoca, ac-
compagnerà le performance di Musica, Danza, Teatro, il cartellone principale del
festival che rimane prioritariamente di spettacolo dal vivo.
que, non una semplice giustap- Quindi anche di utilità sociale?
posizione di eventi, come invece Evidentemente la Cultura, ancor-
per le rassegne e per le stagioni ché espressa in forma artistica, è la
di entertainement dei promoter di forma più efficace di sostegno allo
spettacolo, ma una proposta or- sviluppo positivo di un popolo, di
ganicamente composta, e soprat- un territorio, sia per il respiro di
tutto che assume non solo fun- idealità alta e di godimento spi-
zioni estetiche ma anche, e forse rituale che riesce a fornire come
soprattutto, etiche; ed in tal senso argine psichico alle criticità strut-
un Festival rappresenta una sorta turali della quotidianità, sia per
di “chiesa laica” per tutti, e che l’opportunità formativa per le
tutti “armonicamente” raccoglie giovani generazioni, e sia perché
e unisce oltre le singolari istanze e è in grado di determinare indot-
individuali contesti. to occupazionale concreto; senza
At scoLAcium “the mediter-
rAneAn oF positive exchAnge,
oF beAutiFuL things”
hen a festival illuminates an ar-
Wchaeological park, on the Middle
Ionian with white beaches and a land
that still brings ancient civilizations in
blood, and when this place of ancient
stones, among centuries-old olive tre-
es, returns all its poetic and evocative
breath, the charm is served. So the gre-
at international artists on stage and
the public are punctually bewitched.
And every year, the festival has been
coming for nineteen years. Let’s talk
about Armonie d’Arte Festival, made
at the Scolacium Archaeological Park
in Catanzaro. The creator and director
of the event has always been Chiara
Giordano, musician and project mana-
ger, to whom we ask a few questions.
Why a cultural festival today?
First of all it must be said that for Cul-
tural Festival it is appropriate to un-
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