Page 7 - Mediterraneo e dintorni - nr 25
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L’EDITORIALE/EDITORIAL
di Fabio Lagonia
Il faro di Pontusval rappresentato in copertina è uno dei tanti che
insistono nella regione francese della Bretagna: in questo angolo
di terra proteso verso l’Oceano Atlantico c’è infatti la più alta
concentrazione di fari al mondo. Un dato particolare che rende ancora
più suggestivo un territorio caratterizzato da scogliere sferzate da un
vento impossibile, baie rocciose e colorate, villaggi pittoreschi sul
mare, nonché - spostandoci un poco nell’entroterra - castelli ed eco
di impavidi cavalieri medievali che appaiono dalle brume di foreste
incantate, che ci parlano di re Artù e di mago Merlino. Leggende. Che
conferiscono un’aura fortemente identitaria a questi luoghi sempre
in bilico tra realtà ed epica, tra l’evidenza della terra calpestata e
l’incertezza del mare aperto e infinito che seduce. Luoghi che i latini
definivano «finis terrae», da cui l’odierno toponimo «Finistère» con
cui si identifica l’area bretone più occidentale, poiché si credeva che
qui finisse la terra, che questo fosse il confine del mondo, il limite di
ogni possibilità di andare oltre. Un po’ come le Colonne d’Ercole e altri
luoghi, non solo geografici, in cui il limite si rende palese per stimolare
l’immaginazione, il sogno, l’intraprendenza, il pensiero. A volte
un’utopia. A volte una speranza.
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