Page 80 - Mediterraneo e dintorni - nr 6
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SCRIPTA MANENT
di Daniela Rabia
La verità che ricordavo
a prima verità che ricordiamo non appena chiudia- pagine per la curiosità di sapere come andrà a finire. Si
Lmo le pagine del romanzo di Livio Milanesio, La verità salveranno Dino e Michele? Cosa farà Teresa? E il vecchio
Benito Sereno riuscirà a consegnare la regime fascista i
suoi tre articoli interessanti e a incassare la lauta ricom-
pensa? C’è “suspense” ovunque. Attesa dell’ignoto. Attesa
del noto a volte. Le strade dei due fratelli protagonisti si
dividono, Michele finisce in fabbrica, Dino nel Circolo uffi-
ciali in un campo militare; vissuti diversi che si incrociano
nuovamente con gli inevitabili cambiamenti per le espe-
rienze diverse. Ma ovunque c’è il senso di casa, il rumore
del passato, il ricordo della familiarità silenziosa e
tranquillizzante.
A infiammare
il racconto è la
delicata storia
d’amore tra Dino
e Greta, una Hel-
ferin tedesca. Il
romanzo lascia il
passo alla poesia
nella descrizione
della purezza del
sentimento che
nasce: “Come si rico-
nosce il momento in
cui le cose smettono
che ricordavo, Codice edizioni, è che si ha la sensa- di essere indifferenti
zione assieme ai protagonisti “di non essere morti e diventano familiari
ma nemmeno del tutto vivi”. Un testo duro, a volte prima, indispensabi-
spietato, che rispecchia a pieno il periodo storico di li poi? Che rumore fa
ambientazione, la fine della Seconda Guerra Mon- l’attimo oltrepassato il
diale e l’avvento dei totalitarismi europei. quale non si torna in-
Ad alleggerire le penose storie di Teresa e dei due dietro? Cosa succede
figli, Michele e Dino, la descrizione che l’autore fa agli occhi quando rie-
dei luoghi di ambientazione. Pennellate di colore tenue scono a separare dal paesaggio,
che contrastano le difficili dinamiche di vita. Livio Milane- con implacabile affilatezza, un ‘unica persona, che
sio - classe 1966 autore e regista teatrale passato attraver- poco prima non era che una forma confusa tra molte for-
so il cinema d’animazione per approdare allo storytelling me umane indifferenti?” Ed è l’amore che vince con la sua
digitale per grandi aziende - ha un pregio narrativo indi- soave melodia che copre e annulla i tamburi della guerra
scutibile: quello di far penetrare il lettore nelle vicende che borbottano dal profondo della terra.
narrate sin dalle prime righe. È così bravo con la penna È l’amore che colora il racconto che oscilla tra il bianco
da confonderlo, da fargli pensare di essere in pieno nazi- immacolato delle tovaglie di Fiandra e il fango nero del
fascismo. Treni, lager, deportazioni si materializzano con cortile. Solo i sentimenti veri hanno la capacità di ele-
un battito di ciglia mentre chi legge sfoglia avidamente le vare gli animi sopra ogni miseria umana e di annullare
il tempo e lo spazio, anche quando si tratta di un tempo
apparentemente interminabile e di uno spazio asfittico e
imprigionante. Amore, preludio e presagio al contempo
Titolo: La verità che ricordavo di una libertà “oltre il sentiero di tracce, oltre la recinzio-
Autore: Livio Milanesio ne, oltre le torri”, quella libertà che, come ricorda Tucidi-
Anno: 2018 de, richiede coraggio e che è essenziale per essere felici.
Casa Editrice: Codice Edizioni - Torino Il romanzo di esordio di Livio Milanesio ci consegna un
Pagine: 296 frammento di questa felicità e una ventata di libertà, ri-
Prezzo: Euro 18,00 cordandoci che in realtà la verità non esiste se non nel
ricordo.
Med-78