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an official organic cartography because these works had Castle of the city, erected in the XI century by Roberto
to remain secret.» It is evident that the Romano-Car- il Guiscardo: this castle can be seen in table n. 54 of
ratelli manuscript, already candidate for the UNESCO the Code in which it appears towering on the city hill.
program “Memory of the world” for the protection of All this offers suggestions and incentives to make the
documentary heritage, is a valuable piece that is also manuscript “alive” also through its actualization in a
useful for historical research. «Exact. tourist key.
Among other things, the Catanzaro exhibition is a The developments are enormous and the exhibition also
very important event also due to the positive impact on has the ambition to arouse reflections around possible
the territory. First of all it is very suggestive that it is desirable interpretations aimed at the social and cultu-
housed in the rooms that were already of the Norman ral growth of the territory.»
“iNdoSSare La Storia deL territorio”: La Seta di Patrizia PaPaNdrea
Il Codice Romano-Carratelli è in mostra anche attraverso la presenza delle sue torri, dei
suoi paesaggi, dei suoi castelli riprodotti in un raffinato contesto di moda. Tutto ciò gra-
zie al sapiente lavoro artigianale di Patrizia Papandrea, stilista e artista calabrese di Cau-
lonia, la quale ha dato vita ad una collezione donna di foulard in seta pregiata avente a
tema proprio il manoscritto cinquecentesco. Al momento sono dodici gli acquerelli del
Codice illustrati in questa nuova linea, appositamente ospitata all’interno della mostra
di Catanzaro. La cifra del tutto originale di questa giovane e talentuosa artista risiede
proprio nel messaggio che lancia con le sue opere: indossare la propria storia e farla
rivivere, per veicolarla, farla conoscere, farne memoria. D’altronde Patrizia Papandrea
ha compiuto una scelta ben precisa: dopo essersi formata all’Accademia di Moda IMED
del capoluogo calabrese e aver lavorato nella casa di moda di Renato Balestra a Roma,
ha deciso di tornare nella sua terra alla ricerca di ispirazioni. Le sue ricerche stilistiche, in
continua evoluzione, hanno un comune denominatore: il recupero dell’eredità cultu-
rale del territorio, riscoprire e riportare alla luce antichi mestieri e antichi saperi. E così,
assieme alla produzione di gioielli in seta con monili ispirati alla Magna Graecia e al re-
cupero di tessuti realizzati con fibre di ginestra, lino e cotone, anche il Codice Roma-
no-Carratelli entra nella sua pregiata produzione in un contesto dove la bellezza di un
acquerello cinquecentesco incontra la bellezza di un lavoro artigianale.
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