di Bruno Pisani
Neuropsichiatra infantile, neurofisiopatologo, presidente dell’associazione Mi.Pi.Aci., opera da trent’anni nel campo del disagio giovanile. Esperto di problematiche relative alla genitorialità, conduce corsi in ambito scolastico per promuovere la conoscenza dello studente portatore di disagio relazionale. www.associazionemipiaci.it
La speranza è come buttare l’ancora sull’altra riva. Vivere in “tensione verso”. Se dimentichiamo questa prospettiva la vita diventa statica e perde di valore. Forse rinunceremmo a combattere le mille battaglie della vita quotidiana se non avessimo la convinzione di riuscire a soddisfare i nostri desideri, a realizzare i nostri progetti.
È un bell’impegno mediare tra lo scenario deludente che ci si para davanti e coltivare la speranza. È una virtù che nasce e si modella tutti i giorni, soprattutto in questi tempi di incertezza e dolore.
Non è facile vivere con lo spirito di speranza, pur tuttavia è necessario come l’aria per camminare nella vita e soprattutto capire dove andare. Non concedere spazio ai pensieri amari, oscuri, non pensare mai che la lotta che conduci quotidianamente verso il miglioramento di te stesso e del mondo sia del tutto inutile. Dobbiamo imparare a navigare tenendo saldo il timone anche nella tempesta, saper scrutare le onde che si abbattono sulla nostra esistenza riuscendo a dominare il tumulto delle emozioni.
Così facendo diventeremo attenti osservatori in grado di vagliare realisticamente gli ostacoli e le opportunità che la vita ci offre. A tal fine confidiamo in una sorte benigna, nella nostra intraprendenza insieme all’aiuto delle persone che ci amano.
Speriamo di incontrare l’uomo o la donna dei nostri sogni, perciò se hai una speranza nel tuo cuore, non la stroncare per le inevitabili frustrazioni. Se sei a terra alzati ma soprattutto lasciati aiutare. Se sei seduto mettiti in cammino. Se la noia ti paralizza aiuta chi ne ha bisogno.
Ovunque tu sia costruisci. Durante il tuo cammino ama le persone che incontri, rispettale, non spargere odio e divisioni. E soprattutto sogna, non avere paura di sognare un mondo che ancora non si vede.