*di Calamita Educational*
“Il Natale non è un tempo, né una stagione, ma uno stato d’animo” ha scritto Calvin Coolidge, 30° Presi- dente degli Stati Uniti d’America. Anch’io la penso così. Ma è anche vero che in questo periodo dell’anno sento più del solito uno sfarfallio nel cuore; come è vero che, presi dalle incombenze quotidiane, spesso perdiamo di vista la “gioia” che si accompagna alla Natività, e ci ritroviamo attorno alla tavola imbandita, senza aver badato troppo a come ci siamo arrivati. Per fortuna, a riaccendere in ciascuno di noi la “festa” per “il dono” della nascita di Gesù bambino, arriva puntuale con la tradizione Cristiana ogni 25 dicembre la celebrazione del Santo Natale.
Prepararsi a questa festa insieme ai bambini, figli o agli alunni che siano, può essere una bella opportunità di riflessione anche per gli adulti. La tradizione ci suggerisce strumenti come il “calendario dell’avvento”, un calendario che prende il nome dal periodo liturgico che precede in Natale, una fase di preparazione anche spirituale alle feste. Per celebrare questa attesa si trovano in giro tante edizioni commerciali, anche belle, ma prepararlo “in casa” avrà un quid in più: non abbiamo nulla in contrario agli acquisti di Natale, fanno parte del nostro tempo, fanno la gioia dei piccini e consentono alle attività economiche, in particolare in questo momento storico, di rinfrancarsi un po’. Quindi sì ai regali!
Ma, sgomberato il campo da questo possibile equivoco, concentriamoci sulla “preparazione”, come dicevamo all’inizio. L’arrivo del Natale è una buona occasione per ricordare a noi stessi, e insegnare ai più piccoli, che la gioia vera non viene dalle cose materiali, ma si semina e coltiva nel profondo del proprio cuore e da lì, emana. E così, fra calendario dell’avvento e letterina di Babbo Natale, potremmo provare a spargere sotto l’albero fra giochi e lucine colorate, parole come: silenzio, pace, amore, solidarietà, condivisione, generosità, gratitudine, gioia … e inventare un’azione da praticare insieme per ciascuna di esse.
Sarà bello scoprire con i nostri bambini quali siano per loro le idee e le azioni che fanno venire la “gioia nel cuore”: potrà capitare di sentirvi dire solletico, coccole, gioco, e potremo suggerire gentilezza, dare da mangiare le briciole ai passerotti, incartare con gioia un gioco molto amato e donarlo a chi è meno fortunato, oppure preparare un dolce e donarlo insieme a qualche ora di compagnia a chi sappiamo essere solo.
Dedicare un tempo per la scrittura della letterina più famosa della tradizione, dopo qualche giorno di “preparazione” con il “calendario delle emozioni”, potrà essere un’opportunità per preparare una lista dei desideri diversa: che non tenga conto solo dei giochi, ma anche di chi ci è vicino, di chi è meno fortunato, di chi è solo, dell’ambiente che soffre. Guidare i nostri piccoli alla scoperta delle “emozioni” del Natale sarà un’esperienza coinvolgente e arricchente per tutta la famiglia, che lascerà semi preziosi nella loro mente e nel loro cuore, più di un giro in un centro commerciale.
E soprattutto sarà un bel modo per creare belle abitudini che potranno sopravvivere per tutto l’anno, piccoli “riti di gioia” da rivivere ogni volta che ce ne sarà la possibilità, perché, come canta Jovanotti, “o è Natale tutti i giorni, o non è Natale mai!”.