*di Bruno Pisani*
Anche se oggi il termine “stress” ha un’accezione negativa, cioè una risposta psicofisica a una quantità eccessiva di input emotivi, lavorativi o fisici, in realtà questo termine indicava originalmente una risposta fisiologica normale di tipo adattativo sicuramente positiva per l’evoluzione di ogni specie. Lo stress psicofisico può essere provocato da numerosi fattori, come eventi particolari della vita (matrimonio, nascita di un figlio, morte di una persona cara, divorzio), cause fisiche (freddo o caldo troppo intensi), fattori ambientali (ambienti molto rumorosi o inquinati), o da malattie. Si possono distinguere cinque fasi dello stress: fase di stanchezza cronica, si avverte un forte sforzo ad alzarsi dal letto e durante il giorno prevale un senso di stanchezza generale che spesso si cerca di superare con bevande energizzanti o alla caffeina.
Si può anche cedere all’abitudine serale di bere alcolici per rilassarsi, ma di notte si dorme poco o male, così le crisi di stanchezza diventano sempre più lunghe; fase ostile, ossia la capacità di autocontrollo diminuisce ogni giorno, peggiorando le proprie relazioni interpersonali. Si può manifestare la tendenza all’autoisolamento dalla vita sociale; la terza fase comprende insicurezza e confusione, si soffre per la mancanza di un equilibrio emotivo stabile e si aggrava il senso d’insoddisfazione; nella quarta fase i dolori fisici diventano cronici, tra cui il sintomo più riportato è la rigidità muscolare di spalle, collo e schiena; la quinta fase subentra solo se non si sono ascoltati i campanelli di allarme che il nostro corpo ci ha invitato finora. I danni accumulati per questo lungo tempo si manifestano con malattie reali gravi e meno gravi che sono state favorite dal progressivo indebolimento del sistema immunitario. Anche i bambini possono sentirsi stressati fisicamente ed emotivamente, soprattutto se vengono forzati a crescere troppo in fretta, come accade spesso oggi.
Alcuni dati indicano che l’ansia dei bimbi italiani derivi non tanto dalle prestazioni scolastiche, ma dal fatto che siano spesso sovraccaricati di attenzioni e sottoposti a un eccesso di stimoli. Altri bambini sono stressati perché subiscono lo stress dei genitori, che per loro vogliono solo il meglio, ma che a volte nella ricerca di questo diventano ansiosi. Il rischio per questi ragazzi è quello di non trascorrere momenti soli con se stessi, annoiandosi sì, ma avendo l’opportunità di sviluppare la propria creatività. Lo stress psicofisico e l ’ansia possono essere la causa o il sintomo di molti problemi del sonno. Le persone con disturbo del sonno talvolta iniziano ad affidarsi a diverse strategie per adattarsi al ritmo di sonno disturbato, tra cui l’uso eccessivo di caffeina, l’uso di alcool la sera, lavorare la notte e dormire a ore inusuali. Spesso a questi meccanismi si associa nuovo stress e paura di non poter dormire. Lo stress e l’alimentazione, nell’adulto e nel bambino, sono strettamente correlati, infatti quando si è sotto stress alcune sostanze nutritive vengono esaurite più velocemente e quindi l’organismo necessita di un apporto supplementare con la dieta o con l’integrazione alimentare.
Lo stress causa anche un eccesso di radicali liberi e quindi occorre correre ai ripari aggiungendo alla dieta più soppressori di questi agenti, come le vitamine C, A e del gruppo B, e alcuni minerali come lo zinco e il selenio. Per questo, per superare al meglio un periodo di particolare stress e rispondere al bisogno energetico che crea, può essere utile una corretta integrazione alimentare con vitamine, minerali e altri nutrienti per ottimizzare gli apporti nutrizionali e migliorare il metabolismo.