Page 34 - Mediterraneo e dintorni - nr 8
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ilaria Starnino, laurea magistrale in Filologia Classica presso l’Università de-
                  gli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Dopo aver partecipato alla Scuola
                  di Metrica e Ritmica Greca dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, ha
                  conseguito il diploma di specializzazione presso la  Scuola di Bibliotecono-
                  mia della Biblioteca Apostolica Vaticana. Continua ora i suoi studi nel settore
                  della storiografia greca come dottoranda di ricerca in Antichità classiche e
                  loro fortuna. Archeologia, Filologia e Storia presso l’Università degli Studi di
                  Roma “Tor Vergata”. Coltiva la passione per l’arte, la letteratura e i viaggi, ed è
                  impegnata nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio culturale
                  in quanto segretaria e socio fondatore dell’Associazione Culturale HeriStage.








               nerale, il cui  orizzonte d’attesa   Nessuna garanzia di uniformità   stampa taglia il nastro dell’epoca
               rispondeva ad esigenze di uni-   fu maggiore se non quella della   moderna e, pur conservando i ca-
               formità e correttezza  testuale.   produzione in serie: così la B42 fu   ratteri peculiari della propria na-
                                                        un successo editoriale, e   tura, dimostra di aver saputo for-
                                                        oggi, dichiarata dall’U-  nire la chiave di volta alle odierne
                                                        NESCO      patrimonio    tecnologie: recepire le esigenze
                                                        dell’umanità, è il volto   relative all’epoca e tradurle in
                                                        di una delle più grandi   strumenti proattivi che risultino
                                                        innovazioni che la storia   bene nella sintesi di un termine:
                                                        abbia mai conosciuto: la   inventio. Se è nell’ordine delle
                                                        stampa a caratteri mobi-  grandi innovazioni introdurre
                                                        li. Nessun ragionamento   nuovi metodi, nuovi sistemi, ma
                                                        fu più moderno di quel-  soprattutto nuove  tecniche, è
                                                        lo della stampa: puntare   però nella capacità delle grandi
                                                        sul  potenziale di  acqui-  rivoluzioni saperne sfruttare i po-
                                                        sto nel mercato librario,   sitivi effetti collaterali. E se la por-
                                                        ottimizzare tempi e ma-  tata di una rivoluzione si misura
                                                        teriale, ma soprattutto   anche dalla sua capacità di durare
                                                        sfruttare  la  capacità di   nel tempo, alla stampa va dato il
                                                        rapportarsi al passato,   merito di essere viva tutt’ora e di
                                                        alimentando una vitale e   essere stata prolifica nei suoi 565
                                                        necessaria continuità. La   anni di storia.
                          Libri stampati tra il XVIII e il XIX secolo





               printed in two folio volumes of about   for six months  of work. The name of   Latin version (Vulgate) developed by
               300 sheets each, for a total of 1286 pages   B42 derives precisely from one of the   St. Jerome in the fourth century, one of
               and the use of 299 types (according to   structural  features of the Gutenberg   the few international texts and easily
               G. Zedler’s calculations).      Bible, printed in two columns of 42   sold on a large scale. The reception area
               There are many hypotheses concerning   lines.  In reality, also in this sense,   of the printed Bible had to be first of all
               the circulation: probably,  150 copies   the Bible was a true typographic   the academic environment, therefore
               were  printed in paper and 30-35 in   experiment: it presents  in the initial   the theological and scholastic institutes
               parchment. Today, 49 copies survive   sheets columns of 40 lines, then of 41   in general, whose waiting horizon
               from this original circulation, of which   and only later of 42.   responded to demands of  uniformity
               37 on paper and 12 on parchment, and   The motivation for this change in the   and textual correctness.
               only the copy kept in Oxford is complete   course of the work is more than never   No  guarantee of  uniformity  was
               with all the cards, including the white   close to the needs of today’s publishing   greater than that of mass production:
               ones on guard. From the analysis  of   industry: the problem of  editorial   so the B42 was a publishing success,
               surviving copies, some scholars have   costs, so they tried to save paper by   and today, declared a UNESCO World
               prepared a calculation of the workers   restricting the number of lines. Nor is   Heritage Site, is the face of one of the
               and times of preparation of the Bible:   it a coincidence that to be printed was   greatest innovations that history has
               about twenty people were employed   precisely  the  text of the Bible in the   ever known: movable type printing.

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